Gran Bretagna: i cristiani non sono più in maggioranza

 

LONDRA, 24 MAG – E’ ‘crisi’ della religione in Gran Bretagna, col Cristianesimo che perde il suo primato. Secondo uno studio pubblicato dal Guardian è infatti inarrestabile la secolarizzazione del Regno: il 48,5% della popolazione di Inghilterra e Galles si dichiara non religiosa, mentre una minoranza del 44% si definisce cristiana, di confessione anglicana o cattolica. I non credenti, inoltre, sono quasi raddoppiati rispetto al 25% del 2011, un dato molto allarmante per le autorità cristiane del Regno che non riescono ad arrestare la perdita di interesse dei britannici per la religione.

Come ha spiegato Stephen Bullivant, studioso di teologia alla St. Mary’s Catholic University di Twickenham e autore della ricerca, il cristianesimo perde il primato come religione professata oltre che praticata. Il fenomeno ricorrente è quello di persone che sono state cresciute come cristiani ma che diventando adulti si sono sempre più allontanate dalla Chiesa.

Quello che nessun teologo dice è che in Gran Bretagna avanza inesorabilmente l’islam.

Mohammed è il nome più popolare tra i neonati in Gran Bretagna (ma secondo i media di regime, i musulmani rappresentano appena il 4% della popolazione britannica)

Quando gli inglesi lo hanno saputo dai giornali, hanno cominciato a inondare i siti web di commenti. «L’Inghilterra è finita», annotava mestamente un lettore. «Come ha potuto il governo lasciare che accadesse?» si domandava un altro. Dopo pochi minuti, l’«Independent» è stato costretto a chiudere il suo blog, perché le reazioni, incredule e sgomente, stavano diventando impubblicabili.

 

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