Germania: profughi nel bordello a spese dei contribuenti

 

pascha-di-coloniaCOLONIA – A un chilometro dal centro rifugiati alla Herculesstrasse, nel quartiere di Ehrenfeld, si erge il bordello più grande d’Europa, il Pascha – 29 mila metri quadrati, dodici piani e 120 prostitute disponibili giorno e notte – per migliaia di clienti e anche per decine di profughi letteralmente incantati da tanta libertà sessuale, che grazie ai contributi ottenuti dallo Stato, avrebbero gioco facile a farsi la scappatina con consumazione nella casa di tolleranza con più scelta della Germania (sollevando l’inevitabile indignazione dei cittadini che pagano le tasse).

Il Governo tedesco – scrive il Corriere del Ticino –  ha infatti ordinato che dopo la loro registrazione, i profughi single ricevano un compenso di poco più di 140 euro mensili, gli sposati 130 a testa, mentre queste somme aumentano non appena il richiedente l’asilo viene collocato in un centro per rifugiati vero e proprio, come quello di Ehrenfeld, appunto: 325 euro al mese per la persona non coniugata, 295 a testa per gli sposati. «Con questi soldi, ognuno ha una somma di tutto rispetto per pagarsi le sigarette, le bevande e i propri vizi».

Quindi non avevano alcuna “necessità” di molestare o stuprare donne per strada.


 

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