Naufragio in Libia, l’Italia avvia il recupero dei corpi: 15 milioni di euro

Sono iniziate nelle acque di fronte alla Libia le operazioni di recupero dei corpi dal peschereccio inabissatosi il 18 aprile 2015, con circa 700 persone a bordo. Lo rende noto la Marina Militare, ricordando che i corpi sono adagiati a circa 370 metri di profondità.

Per l’operazione verranno utilizzati il cacciamine Gaeta, una unità navale da ricerca costiera, nave Leonardo, e la nave Gorgona come unità di supporto, oltre a un team del Gruppo Operativo Subacquei di Comsubin.

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Lo aveva preannunciato il premier Matteo Renzi durante la registrazione di Porta a porta: “Noi siamo umani, lì ci sono 500-600 persone, bambini, morti in questo modo. Io penso sia giusto che l’Italia porti con sè i secoli di civiltà che ha. Andremo a recuperare quel barcone, costerà 15 milioni di euro circa, spero li paghi l’Europa, sennò li pagheremo noi”.

DI QUALE CIVILTA’ STA PARLANDO? ALLA FAME CHE DILAGA IN ITALIA NON PENSA?

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“E’ necessario che le persone vedano – ha aggiunto – non possibile il motto ‘occhio che non vede, cuore che non duole’. Andremo a prendere quel barcone, lo tireremo su, ci metteremo 4 mesi, voglio che tutto il mondo veda quello che è successo”.

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E mentre fa finta di occuparsi delle persone morte per la libertà…. Il Pd vuole introdurre il reato di attentato contro gli amministratori locali, violenza contro i candidati alle elezioni, un’aggravante specifica e l’arresto in flagranza. Perché? Ci sono già leggi contro aggressioni e violenze. Gli amministratori locali sono piu’ esseri umani degli altri? LA LEGGE NON E’ UGUALE PER TUTTI?

Lo prevedono due proposte di legge del Pd, che modificano il Codice penale, il Codice di rito e il Testo Unico elezioni locali, i cui primi firmatari sono i parlamentari Romina Mura e Francesco Sanna. Viene esteso l’ambito di applicazione dell’articolo 338 del Cp introducendo l’articolo 338-bis con la reclusione da 3 a 8 anni.

 

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