Iraq, si stringe la minaccia jihadista intorno a Baghdad

 

12 ottobre – Le forze di sicurezza irachene hanno rafforzato i posti di blocco nelle strade di accesso a Baghdad, nel timore di nuovi attentati terroristici da parte dei jihadisti dell’autoproclamato Stato Islamico.

Appena più a nord e più a ovest della capitale, infatti, i miliziani dell’Isil continuano a guadagnare terreno. E potrebbero completare la conquista della provincia di Anbar in una decina di giorni appena, stando a quanto affermano alcuni responsabili militari iracheni.

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Una preoccupazione condivisa anche da analisti politici come Ayad al Malaah: “L’espansione dell’Isil verso Baghdad è una minaccia per la sicurezza della capitale. Di solito, le forze irachene dichiarano che Baghdad è troppo protetta per cadere nelle mani degli jihadisti, ma oggi tutto è possibile. Soprattutto se si pensa che le forze irachene e quelle della coalizione internazionale hanno ognuna una strategia prefissata”.

Mentre le truppe irachene si battono per riprendere Hit, una località a ovest di Baghdad, a Meshahda, una trentina di chilometri più a nord della capitale, un kamikaze si è fatto esplodere in un mercato, uccidendo almeno dieci persone. euronews

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la maggiore preoccupazione del ministero della Difesa iracheno e’ che i miliziani sunniti sono armati di ‘Manpads’, un sistema missilistico anti-aereo trasportabile a spalla, che permetterebbe loro di abbattere i velivoli in fase di decollo e di atterraggio.

Per di piu’i miliziani sono riusciti ad arrivare anche nella capitale dove ci sono “cellule dormienti” pronte a colpire e che quotidianamente organizzano attentati e omicidi mirati.

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I miliziani dell’Isil continuano a guadagnare terreno. E potrebbero completare la conquista della provincia di Anbar in una decina di giorni appena, stando a quanto affermano alcuni responsabili militari iracheni.

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