Kiev accusa: “Duemila soldati russi hanno invaso la Crimea”

crimea28 febbr – ll presidente ad interim ucraino Oleksandr Turchynov in un messaggio televisivo accusa la Russia di aggressione, denunciando che Mosca ha dispiegato duemila militari in Crimea e sta “tentando di provocare” la reazione di Kiev per scatenare un “conflitto armato”. Lo riporta la Bbc.

Turchynov ha anche affermato che “l’esercito ucraino non sta rispondendo” alle provocazioni. Turchynov accusa Mosca di volere provocare una reazione di Kiev per giustificare l’annessione della Crimea alla Russia. Secondo quanto riporta la Bbc il leader ucraino ha poi lanciato un “appello personale al presidente Putin per fermare immediatamente la provocazione militare e ritirare le truppe dalla Repubblica autonoma della Crimea”.

Anche il ministro dell’Interno ucraino, Arsen Avakov, che parla di “invasione armata” e denuncia la presenza di forze militari russe all’aeroporto di Sebastopoli. Poche ore prima uomini armati che sventolavano bandiere della Marina russa avevano assunto il controllo della zona dell’aeroporto di Simferopol per poi ritirarsi dopo qualche ora. Il parlamento di Kiev, inoltre, ha chiesto che il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si riunisca per discutere della crisi in Ucraina.

Dalla Guardia di Frontiera ucraina denunciano che più di dieci elicotteri militari russisono entrati nello spazio aereo ucraino in corrispondenza della Crimea.

Intanto, gli Stati Uniti assicurano il loro “pieno sostegno” al nuovo governo ucraino e avvertono Mosca di non intervenire militarmente in Ucraina. “Un intervento sarebbe un grave errore”, ha detto il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney.

Anche l’Europa non fa mancare il sostegno a Kiev.Angela Merkel ha chiesto a Mosca di rispettare l’integrità territoriale dell’Ucraina.

Svizzera, Liechtenstein e Austria hanno congelato i conti di Viktor Yanukovich e della sua ‘famiglia’. E mentre la procura di Ginevra ha aperto un’inchiesta per presunto riciclaggio di denaro sporco nei confronti dell’ex presidente ucraino Viktor Ianukovich e del figlio Alexander, da Rostov sul Don, nel sud della Russia, l’ex presidente ucraino precisa in una conferenza stampa di non essere stato deposto, ma costretto a lasciare il Paese da forze estremiste, ”per le minacce di morte” ricevute e che “continuerà a combattere per il suo Paese”.

Sul fronte economico il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, ha assicurato che la situazione finanziaria in Ucraina non è così critica come viene disegnata e ha messo in guardia contro un eventuale panico fra risparmiatori e investitori. Una delegazione dell’Fmi si recherà la prossima settimana in Ucraina per raccogliere informazioni e valutare gli eventuali interventi.

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