Il Governo propone la costruzione di nuovi stadi con cinema e negozi

negozi20 nov. – Favorire la realizzazione di nuovi stadi da parte di privati con strutture che potranno accogliere cinema e negozi o l’ammodernamento di quelli esistenti con particolare riferimento alla messa in sicurezza attraverso la semplificazione delle procedure amministrative e nuove forme di finanziamento. Lo prevede una bozza del pacchetto di emendamenti del governo alla legge di stabilita’, che non e’ ancora stata depositata in Commissione Bilancio del Senato.

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La misura prevede la realizzazione di impianti sportivi ma anche di interventi urbanistici e insediamenti edilizi anche non contigui come ad esempio potrebbero essere cinema, attivita’ o centri commerciali “che risultino funzionali al raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell’intervento e concorrenti alla valorizzazione in termini sociali, occupazionali ed economici del territorio di riferimento”.

45 MILIONI DI EUROViene integrato il fondo di garanzia con 10 milioni di euro per il 2014, 15 milioni per il 2015 e 20 milioni per il 2016.
In caso di interventi da realizzare su aree di proprieta’ pubblica o su impianti pubblici esistenti il progetto approvato e’ oggetto di gara. Se il soggetto promotore del progetto non vince la gara puo’ esercitare il diritto di prelazione “entro 15 giorni dall’aggiudicazione definitiva e divenire aggiudicatario se dichiara di assumere la migliore offerta presentata”. L’emendamento prevede che il soggetto che intende realizzare l’intervento presenti al Comune interessato uno studio di fattibilita’ al quale il Comune dichiara il pubblico interesse entro 90 giorni.

Una volta ottenuta l’approvazione il soggetto presenta il progetto definitivo e il Comune, previa ove occorra conferenza di servizi, approva entro 120 giorni il progetto dopo aver invitato il soggetto ad apportare le modifiche necessarie. “Ove il progetto comporti varianti urbanistiche o valutazione di impatto ambientale, il progetto e’ approvato entro i successivi 60 giorni anche dalla regione.
Per gli impianti con almeno 4 mila posti al chiuso o 20mila posti allo scoperto, in caso di ritardi da parte delle amministrazioni interessate, il presidente del Consiglio dei ministri potra’ intervenire concedendo 30 giorni di tempo per adottare i provvedimenti necessari. Trascorso tale termine il Consiglio die ministri potra’ adottare i provvedimenti entro i successivi 60 giorni. (AGI)

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