Follie italiane: 270mila euro ad alpinisti francesi per lavare i vetri dell’ospedale

alpinVENEZIA, 20 nov – Va bene che è un lavoro pericoloso. E va bene anche che è un lavoro solo per uomini allenati. Ma ingaggiare rocciatori francesi per pulire le vetrate dell’ospedale dell’Angelo di Mestre è probabilmente troppo. Soprattutto, conti e fatture alla mano.

Ma tant’è. A occuparsi della pulizia dei cristalli del “mega ospedale” è proprio un gruppo di esperti francesi, tra speleologi e alpinisti, procurati dalla società “Air process Méditerranée” per la Sodexo, la multinazionale che ha in gestione le pulizie del polo di Mestre. I conti sono da paura: trentamila euro a intervento per un totale di 270mila euro negli ultimi cinque anni.

“L’operazione è a carico di “Veneta Sanitaria”, il concessionario del project che ha costruito l’ospedale ed è impegnato a garantire il servizio — fa sapere l’Usl 12 veneziana, come riporta il Corriere.it — insieme agli altri compresi nell’accordo, secondo i capitolati concordati con noi e secondo gli standard da noi stabiliti. Nel quadro della revisione degli accordi sul project financing, in atto a Venezia, sta comunque per essere ridiscusso anche questo costo, nell’ottica di un complessivo sforzo di contenimento delle uscite”.

Negativo, naturalmente, il commento del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha ingaggiato una battaglia contro “gli ospedali  mausoleo poco utili ai malati e difficilmente gestibili”.

“E’ ora di abbandonare i progetti di edilizia ospedaliera che comportano sprechi inaccettabili — ha attaccato — mi riferisco per esempio alle grandi hall, agli spazi commerciali, alle vetrate dell’Angelo, che appunto dobbiamo pulire con i rocciatori. Non discuto la bellezza architettonica, ma solo puntualizzare che gli edifici pubblici devono essere semplici e fruibili”.

“I progettisti – ha continuato – devono essere vicini ai malati, costruire quello che serve loro, non puntare a centri mastodontici lontani dalle esigenze della gente. Il surplus – ha concluso Zaia – in un appalto vale tra il 25% e il 30%, perciò induce l’esborso di milioni di euro. Soldi che potremmo dedicare all’acquisto di macchinari e alta tecnologia, indispensabili a curare i cittadini”. E facendo in modo che i rocciatori non siano più indispensabili per pulire gli ospedali.

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