Egitto: Usa e Ue “preoccupati”. Si prepara un bagno di sangue

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7 ago. – Dopo il fallimento dei mediatori internazionali in Egitto Stati Uniti ed Unione Europea esprimo in un comunicato congiunto la preoccupazione per l’incapacita’ delle parti a trovare una soluzione per superare il “pericoloso stallo” in cui si trova il Paese dopo la deposizione dell’ex presidente, Mohamed Morsi.

Stallo che non solo aumento il rischio di ulteriori spargimenti di sangue e radicalizzazioni ma che anche impedisce la ripresa economica del Paese, sempre piu’ in difficolta’ anche su questio fronte. Washington e Bruxelles sottolineano che spetta al governo iniziare un processo per disinnescare la crisi e assicurare sicurezza e benessere a tutti i cittadini e ribadiscono che Stati Uniti ed Ue restano a disposizione per aiutare in qualsiasi modo l’Egitto a risolvere i problemi di questa situazione estremamente fragile.

FRATELLI MUSULMANI, REGIME PRONTO A NUOVO MASSACRO

Ha suscitato la durissima reazione dei Fratelli Musulmani il monito lanciato oggi ai manifestanti pro-islamisti dal premier egiziano a interim Hazem el-Beblawi, secondo cui o saranno eliminati “rapidamente” i sit-in di protesta in atto fin dal colpo di stato del 3 luglio, con cui fu deposto il presidente Mohamed Morsi, oppure le forze di sicurezza interverranno per costringere i partecipanti a sgomberare con la forza: “Questo”, ha commentato Gehad al-Haddad, portavoce del movimento radicale, “significa che si stanno preparando a un massacro persino peggiore”. “Dovrebbero mandarci segnali positivi, non pallottole cariche”, ha aggiunto Haddad, alludendo all’eccidio avvenuto all’alba del 27 giugno scorso, quando decine di dimostranti rimasero uccisi in seguito all’assalto delle forze speciali contro il loro assembramento in piazza Rabaa al-Adawiya, nella parte nord-est del Cairo.
Il commento forse piu’ eloquente sul clima di tensione in aumento in Egitto e’ venuto pero’ da uno dei due senatori repubblicani Usa, che proprio in giornata hanno concluso la loro missione di mediazione: “Non immaginavo che le cose stessero cosi’ male”, ha osservato Lindsey Graham, inviato nel Paese nord-africano dal presidente Barack Obama insieme a John McCain. “Questa gente si trova ad appena qualche giorno, o a poche settimane, da un bagno di sangue illimitato”.

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