Cgia: In 5 anni +114% imprese fallite per mancati pagamenti da P.A

LAVORO 660-0-20130713_112108_5EB351B7Roma, 13 lug – Tra il 2008 ed il 2012 sono più che raddoppiati (segnando un +114%) i fallimenti delle imprese vittime dei ritardi o dei mancati pagamenti da parte dei committenti pubblici e privati. L’allarme arriva dalla Cgia di Mestre che parla di una situazione “drammatica”.

Se si analizzano gli effetti economici dei mancati pagamenti, si scopre, si legge nella nota della Cgia, che dall’inizio della crisi alla fine del 2012 sono fallite per mancati pagamenti oltre 15.000 imprese.

I risultati a cui è giunta la CGIA, si spiega, hanno origine da alcune osservazioni realizzate da Intrum Justitia: secondo questo istituto, il 25% delle imprese fallite in Europa chiude a causa dei ritardi dei pagamenti. “Tenendo presente che l’Italia è maglia nera in Europa per quanto concerne la mancata regolarità dei pagamenti tra la Pubblica amministrazione e le imprese nonché nelle transazioni commerciali tra le imprese, la CGIA stima che tra il 2008 ed il 2010 questa incidenza abbia raggiunto la soglia del 30%, per salire al 31% nel biennio 2011-2012”. Pertanto, a fronte di oltre 52.500 fallimenti registratisi in Italia nel quinquennio preso in esame, la CGIA stima che 15.100 chiusure aziendali siano addebitabili ai ritardi nei pagamenti. (TMNews)

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