25 magg – (euronews) Questo gay pride non s’ha da fare. È quanto ha deciso la municipalità di Kiev che ha scelto di vietare la manifestazione di questo sabato. Ufficialmente perché essa sarebbe coincisa con le celebrazioni per la fondazione della città . In realtà la vita non è facile per la comunità gay in Ucraina.
Essa si trova contro sia la potente chiesa ortodossa che ampie frange del parlamento. Il 14 maggio il parlamento ucraino ha iniziato a vagliare una proposta di legge contro la discriminazione degli omosessuali nelle selezioni per i posti di lavoro, ma le discussioni in aula sono state rimandate a data da destinarsi.
La posizione della chiesa è espressa da un alto prelato: “Non si tratta d difesa dei diritti. È solo propaganda di peccato e sodomia. La chiesa deve dire la sua”.
La Commissione Europea ha rivolto un appello alle autorità ucraine per il rispetto del diritto di assemblea, ma è difficile che questo venga recepito.
“Chiunque abbia il coraggio di dichiararsi oggi nel nostro paese è un eroe visto l’omofobia che c’è in giro”, dice un attivista.
La giustificazione addottoa dalle autorità è quella di non provocare scontri a danno dei partecipanti al gay pride. Resta da vedere se gli attivisti accetteranno o meno la decisione amministrativa.
