Fitch declassa l’Italia a BBB, Padoan: “con me Paese in ripresa”

L’agenzia di rating Fitch punta il dito sulla debole crescita dell’economia italiana e sul ritardo nel consolidamento dei conti, sottolineando il “fallimento” sul fronte della riduzione dell’elevatissimo livello del debito pubblico. “Questo espone maggiormente il Paese a potenziali shock sfavorevoli”. Fitch ha quindi abbassato il rating del nostro Paese da BBB+ a BBB, con outlook stabile.

PADOAN – “L’Italia sta avanzando lungo un sentiero stretto delimitato da un lato dall’imperativo di continuare il consolidamento fiscale e mettere il debito in una stabile dinamica discendente; dall’altro lato dalla necessità di sostenere la ripresa mantenendo il consolidamento fiscale su una dinamica costante e sostenibile in modo da non soffocare la domanda aggregata“.

Lo ha sostenuto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan in un discorso tenuto a un convegno sull’economia tricolore organizzato da Abi e Confindustria all’ambasciata italiana a Washington, stilando un sintetico bilancio dei suoi tre anni da ministro a Via XX settembre nei governi Renzi e Gentiloni.

“L’Italia – ha detto Padoan, secondo il testo reso disponibile – nel 2014 ha iniziato un sentiero di graduale ripresa che è accelerato nei due anni seguenti e migliorerà durante l’anno corrente. Questo è il risultato di una strategia complessiva basata su un risanamento fiscale orientato alla crescita abbinato con un ampio piano di riforme strutturali”. Data l’ampiezza e la profondità della precedente crisi “l’Italia deve affrontare una ripresa graduale se confrontata con i cicli economici”. E la recessione – ha sottolineato il ministro – ha lasciato “cicatrici profonde” sull’economia e sul mercato del lavoro. Ad ogni modo siamo a un punto di svolta”.

Al suo attivo il ministro ha citato, in particolare, un aumento di 734 mila persone con un lavoro rispetto al settembre 2013 anche grazie al jobs act che ha ridotto il numero di persone inattive, il tasso di disoccupazione in calo e l’integrazione del salario disponibile per i lavoratori delle imprese in difficoltà.

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“La dinamica virtuosa del mercato del lavoro ha generato stimoli positivi sui consumi delle famiglie che sono aumentati dell’1,3% nel 2016 e sul mercato immobiliare.In sintesi, secondo Padoan, “la strategia di sostenere la ripresa sta iniziando a portare frutti. Sul lato della finanza pubblica le politiche di bilancio hanno contribuito a rafforzare la crescita e la competitività rafforzando al contempo la sostenibilità”.

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