Bologna multietnica: degrado, violenza e insicurezza “Serve un cambio di passo’

 

Il Comune di Bologna chiede un “cambio di passo” a Questura e Prefettura nell’azione di controllo delle aree più problematiche della città, a partire dalla zona universitaria e dalla Bolognina. A lanciare il messaggio da Palazzo D’Accursio è l’assessore alla Sicurezza, Riccardo Malagoli, nel corso di una commissione a cui questa mattina hanno partecipato i residenti di piazza Verdi e dintorni. Una zona “abbandonata alle organizzazioni dello spaccio”, afferma un portavoce dei cittadini, Vittorio Bongiorno, presentando una petizione inviata al Comune lo scorso giugno “con 362 firme raccolte in quattro o cinque giorni”. Proprio oggi, vicino al Teatro Comunale è stato trovato il cadavere di un giovane uomo, morto probabilmente a causa di una overdose.

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ZONA U TRA DROGA E VIOLENZA. Nelle strade della zona universitaria si assiste ogni giorno a scene di “violenza e sangue”, afferma un altro residente, Paolo Umiltà: è come vivere “in un film dell’orrore”. Un quadro nato da un mix di “inettitudine, inefficacia e mancanza di volontà di intervenire”, attacca Loris Folegatti, consigliere di Fi al San Vitale. Ci sono i venditori di stupefacenti, sottolinea Folegatti, ma anche i “deliquenti che spacciano l’alcol e non lesinano di farlo anche con i minorenni”, in barba alle ordinanze del Comune. “Niente di nuovo sotto il sole”, ammette la presidente del Quartiere, Milena Naldi, ma con l’aggiunta di un dato preoccupante: “Il consumo di eroina per strada è aumentato fortemente negli ultimi due anni”, in maniera “esponenziale”.

E’ il punto da cui parte anche la riflessione di Malagoli, che conferma una “recrudescenza” del consumo di droga e con “modalità molto cambiate” nel giro degli ultimi anni: “C’è stato un punto di rottura in cui sono tornate fuori le siringhe”. Una situazione che ha colto un po’ di sorpresa le istituzioni: “Non ci siamo accorti di come stava evolvendo il mercato”, afferma l’assessore, convinto che sia necessario agire “soprattutto su chi consuma, perchè chi spaccia è rimpiazzabile molto in fretta”.

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Dal giugno dello scorso anno, ad esempio, è stata “intensificata l’attività delle unità di strada per ottenere una limitazione del danno”, spiega Malagoli. In punti particolarmente critici come vicolo de’ Facchini, poi, anche la raccolta delle siringhe è stata potenziata aumentando i passaggi giornalieri degli operatori da uno a tre, perchè questo è “un vero pericolo per i cittadini”, commenta l’assessore. Allo stesso modo, si sta aumentando l’attenzione su altri angoli a rischio come i giardini del Guasto e quelli di San Leonardo. Quello del consumo di droga “è un tema che ci sta davvero preoccupando” e l’amministrazione “si sta sicuramente impegnando”, assicura l’assessore, ma “ci dev’essere un vero gioco di squadra tra tutte le forze in campo per cercare di tamponare” il fenomeno.

CAMBIO DI PASSO. Malagoli cita le istituzioni sanitarie come l’Ausl, ma anche quelle deputate al controllo dell’ordine pubblico. Su questo fronte il Comune sta lavorando: innanzitutto per avere “più pattuglie della Polizia municipale di sera e di notte”, ricorda Malagoli, sottolineando la “trattativa molto dura” in corso con i sindacati dei vigili. Palazzo D’Accursio, però, chiede un “cambio di passo” più complessivo: “Intendiamo portare con forza questo tema al Comitato per l’ordine pubblico, chiedendo un maggior impegno alle forze dell’ordine, in collaborazione fra loro, rispetto alla zona universitaria” ma non solo quella, visto che “purtroppo non è l’unica area di Bologna a subire certe cose”. Non è che finora questo appello “non sia stato già’ fatto”, precisa l’assessore, “ma sicuramente verrà ribadito”. In alcune zone della città “va messo in piedi un meccanismo sicuramente diverso” da quelli attuali, va in pressing Malagoli: “Ci deve essere un cambio di passo e qualcosa stiamo già portando a casa”, aggiunge l’assessore, citando la “grossa azione” effettuata di recente in Bolognina. “Ribadiremo alla Questura, alla Prefettura e a tutte le forze che collaborano con il Comune- mette in chiaro Malagoli- che bisogna essere più efficaci ed efficienti nell’azione di contrasto” e che è necessario “potenziare la prevenzione”.

MAZZANTI: AGENTI FERMI IN P.VERDI NON RISOLVONO PROBLEMI. Se il risultato degli sforzi attuali è quello dipinto dai residenti della zona universitaria di Bologna, vuol dire che “il Comitato per l’ordine pubblico deve mettere in campo soluzioni diverse che diano risposte diverse”. Così il capogruppo del Pd a Palazzo D’Accursio, Claudio Mazzanti. Il Pd, per bocca del capogruppo, torna in particolare a puntare il dito contro il presidio fisso delle forze dell’ordine di fianco al Teatro comunale. “I cittadini non se ne fanno niente di vedere i vigili che guardano cosa succede”, afferma Mazzanti. In zona universitaria “si vede palesemente che un problema c’è”, incalza il capogruppo democratico: evidentemente le misure oggi attuate “non soddisfano minimamente le reali problematiche”. Detto in altre parole: “Una massa di agenti ferma in un punto non da’ vere risposte”, scandisce Mazzanti.
(Fonte agenzia Dire)

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