L’Italia, non c’è più

IMOLAOGGI LOGO_n6 Settembre 2013 Lettere al giornale –  Non ce ne siamo accorti, ma un paese di santi, poeti e navigatori è diventato un paese di immigrati e di gay. La vera trasgressione è la normalità. Sposarsi e formare una famiglia naturale fa parte del passato, é roba obsoleta in disuso. Pare che la solidarietà e la civiltà odierna si basi solo più sul futuro di coloro che sbarcano a frotte nel nostro territorio, e che l’unica legge vigente sia quella contro l’omofobia. Si mette anche il papa Francesco a dare una mano , forte della simpatia che ha raccolto nel mondo cristiano. Chiamo gli islamici “nostri fratelli musulmani”(dimenticando quanti cristiani vengono uccisi dai “fratelli”) , ed ha dichiarato che non si sente di giudicare i gay .

Noi invece , ben lontani dal pontificare sulle razze e sull’orientamento sessuale degli individui , pensiamo agli ITALIANI in difficoltà economiche , ed auspichiamo che gli islamici possano tornare a praticare il Ramadan nella propria terra. Non è vero che digiunano e pregano per un intero mese, mangiano e gozzovigliano di notte . Queste persone sono molto lontani dalla nostra cultura, alcuni ci giudicano infedeli e nemici da abbattere, altri non cercano l’integrazione non interessa, ma vogliono il predominio. Che il papa predichi la pace fra i popoli è giusto, ma che faccia propaganda per la sinistra sotto mentite spoglie è intollerabile. Se disgraziatamente verrà concessa la cittadinanza italiana ai bambini stranieri nati qui, fra 20 anni ( data la loro prolificità) saranno maggioranza nella nostra nazione ed imporranno la loro cultura, l’islam e la sharia . Non si tratta di diritti umani nei confronti di popoli che scappano dal caos e dalle guerre civili
(provocate ad hoc dai signori del denaro dopo l’abbattimento dei regimi dei vari rajs arabi ) , ma della sopravvivenza di un’intera etnia , QUELLA ITALIANA, che rischia l’estinzione . Chi non è d’accordo sul fatto che i nostri figli ed i nostri nipoti vengano relegati nelle riserve come gli indiani (d’america ), si dia da fare per frenare questo flusso migratorio. per tutti i morti in mare , da cristiani , ci facciamo il segno della Croce , ma i colpevoli di queste disgrazie sono da ricercarsi altrove .
Giuseppe Franchi