
7 feb. ā Duro attacco di Chiara Di Domenico, giovane precaria, durante lāiniziativa Pd āParole per unāItalia giustaā. Chiamata a esporre una relazione sulla parola āLavoroā, Di Domenico si eā scagliata contro il nepotismo e non ha esitato a fare i nomi: āSono stanca di vedere assunti i figli di, le mogli di, i mariti di, i fratelli di. E non ho paura a fare nomi: Pietro Ichino, ora passato con Monti, ha una figlia, Giulia, che a 23 eā giaā assunta come editor in Mondadoriā.
āStiamo con gli occhi aperti, chi vi vota eā il vostro datore di lavoro, vostra figlia e vostra madreā, ha proseguito la giovane precaria che ha invitato la sinistra a rispettare per prima le regole, evitando di avere troppi precari nelle sue aziende. Di Domenico, durante il suo intervento, spesso interrotto da applausi, ha affermato che āla veritaā eā scandalosa, ma io voglio essere scandalosa percheā lo status quo eā osceno. Ho letto due pagine di āRepubblicaā dedicate ai giovani che non sarebbero solo āchoosyā ma anche senza voce, senza voglia di parlare: voglio invitare il caporedattore economico di quel giornale a casa mia a una cena con i miei amici precari e vedraā che voce ne abbiamoā.
Al termine del suo intervento, mentre ancora scorrevano le note dello stacco con lāintervento successivo, Pier Luigi Bersani, seduto in platea in prima fila, si eā alzato e ha abbracciato Chiara Di Domenico. agi
