Tra Draghi e Dragone, si salvi chi può

Draghi e Dragone

di Augusto Sinagra – Lasciano allibiti le pubbliche dichiarazioni dell’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone che per dipiù è il Capo del Comitato Militare della NATO e cioè dell’Organo che decide, pianifica e realizza le operazioni militari sul campo.
Tale strepitoso Ammiraglio ha dichiarato che la NATO starebbe predisponendo un attacco preventivo contro la Federazione Russa.
Si tratterebbe di una iniziativa della NATO non nuova poiché la North Atlantic Terrorist Organization, contrariamente a quello che dice Papa Leone XIV, non è nuova a sanguinose aggressione per la difesa di laidi interessi anglosassoni cioè di USA e UK.

La gravità delle affermazioni in questione (in questo caso non di Draghi ma, peggio, del Dragone) consiste nella totale irresponsabilità di cotanto Ammiraglio.
Irresponsabilità che pone a rischio, con la diffusione di tale notizia (fondata o infondata che sia), la nostra sicurezza nazionale come la sicurezza e l’integrità nazionale di altri Stati europei, non potendosi escludere che la Federazione Russa potrebbe – e comprensibilmente – agire di anticipo sull’anticipo.

Le infauste dichiarazioni del Dragone potrebbero essere interpretate (fermo restando la violazione dell’obbligo di assoluta segretezza) nel senso di una immaginata difesa preventiva ma in tal caso mancherebbe il presupposto, e cioè una minaccia da parte della Federazione Russa, e poi non si capirebbe perché quando queste iniziative di difesa preventiva vengono prese dalla Federazione Russa nei confronti dell’Ucraina manovrata da USA e UK e in presenza di batterie missilistiche puntate verso la Russia e che circondano il suo confine territoriale, non si tratterebbe più di legittima difesa preventiva (istituto di diritto internazionale del quale io sostengo la piena esistenza).

Per esigenze di sicurezza nazionale l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone dovrebbe essere posto immediatamente in congedo per metterlo in condizione di non più nuocere considerato che egli evidentemente confonde la fantasia del gioco del Risiko con la tragica realtà della guerra.

Prof. Augusto Sinagra

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