di Savino Balzano – Non è affatto un caso che il leader europeo più scatenato nel comune fronte bellicista del vecchio continente sia proprio #Macron. La questione della guerra in #Ucraina affonda radici profonde, ben al di là , purtroppo, dei destini dei Paesi in guerra e dei popoli coinvolti.
Che i destini della gente ucraina interessassero davvero alle classi dirigenti, impegnate nell’alimentare l’escalation, poteva crederlo solo qualche sprovveduto o qualche politicante da strapazzo in malafede. Pappagalli e imbroglioni, insomma. A nessuno è mai interessato nulla, nella storia dell’uomo, di chi soffre, di chi subisce torti, di chi affronta una sopraffazione. Forse è interessato solo a Cristo e a pochi altri. La verità è che dei più sfortunati importa solo alla gentaglia che vuole trarre vantaggi, profitto, da quelle disgrazie.
Ed è il caso dei leader decadenti europei. Guardateli, immaginateli uno di fianco all’altro: Macron, il più sfigato di tutti, #Merz, #Starmer. Gente senza legittimazione democratica. Qualcuno mi sa spiegare cosa sia un leader, un capo di governo, un capo di Stato, senza popolo? Per chi governa e, soprattutto, chi rappresenta?
Rappresentano se stessi e grumi di potere sotterraneo, carsico, velenoso. Macron, tra loro, è quello maggiormente in difficoltà (agli altri manca un occhio, a lui entrambi): perde un’elezione dietro l’altra, i suoi consensi sono ai minimi termini, puntella un governo dopo l’altro mentre cade a pezzi, imponendoli a un Paese allo stremo delle forze.
E cosa dire delle élite europee? #VonDerLeyen, l’estone (!) Kaja #Kallas, il lituano (!) #Kubilius: chi li ha eletti? Chi confida tanto in loro da lasciarsi guidare in un conflitto contro la più grande potenza militare del mondo? Nessuno. Anche le loro poltrone scricchiolano e devono anche loro dare risposte ai veri padroni.
Cosa c’è di meglio della guerra per incollarsi al potere? Il nemico esterno, imminente più che incombente, costringe i popoli a turarsi entrambe le narici e a coprirsi entrambi gli occhi. Financo a tapparsi le orecchie pur di fronteggiare la minaccia. E allora si arriva a bere di tutto, con un sistema mediatico asservito alla peggiore propaganda di regime.
Resta una piccola questione ai margini, che poi piccola non è per nulla. Gli europei sono moscerini dinanzi all’orso russo e non sarebbero mai in grado di fronteggiarlo senza gli Stati Uniti, i quali sono oggi fortunatamente guidati da un Presidente, #Trump, più isolazionista del rimbambito predecessore, meno manovrabile della marionetta che c’era fino a pochi mesi fa.
E dunque serve un incidente, un grave incidente che costringa gli Stati Uniti a intervenire. Questo si va cercando con una provocazione dietro l’altra. Se dovesse accadere, sarebbe la fine: viviamo la fase più delicata dall’inizio del conflitto.
A questo va aggiunto che Kim Dotcom ha scritto su X: “L’Ucraina sta sviluppando armi nucleari con l’aiuto di Regno Unito e Francia. Ecco perché il processo di pace richiede così tanto tempo. Gli Stati Uniti lo sanno e stanno giocando sul tempo. L’Ucraina è uno Stato cliente degli Stati Uniti. Se Trump volesse la pace, la otterrebbe immediatamente”
(E se è vero, lo sanno anche i russi)
Non è affatto un caso che il leader europeo più scatenato nel comune fronte bellicista del vecchio continente sia proprio #Macron. La questione della guerra in #Ucraina affonda radici profonde, ben al di là , purtroppo, dei destini dei Paesi in guerra e dei popoli coinvolti.
Che… pic.twitter.com/JdddcUu7Fk
— Savino Balzano (@SavinoBalzano) December 2, 2025

