Spari contro l’auto della polizia locale nel campo nomadi di via Salone a Roma
“La notte scorsa una nostra pattuglia impegnata nel piantonamento notturno, è stata bersagliata da colpi di carabina” ad aria compressa “che ne hanno mandato in frantumi il lunotto posteriore, solo fortunatamente senza ulteriori conseguenze per il personale” scrive in una nota Marco Milani, segretario romano del Sulpl il sindacato unitario lavoratori polizia locale. “L’episodio si aggiunge al lancio di pietre, avvenuto nei giorni scorsi nei pressi del campo rom di via dei Gordiani, che ha distrutto il parabrezza di un altra auto di servizio”.
“È evidente – prosegue Milani – come, dalle operazioni antidroga, ai servizi di contrasto alla criminalità diffusa, passando per sgombero di immobili occupati e piantonamenti di zone rosse e realtà come i campi nomadi, che costituiscono veri e propri servizi di ordine pubblico, i compiti e il ruolo delle polizie locali sia completamente mutato. I nostri lavoratori meritano gli stessi strumenti, riconoscimenti, garanzie e tutele di cui godono i colleghi delle altre forze dell’ordine. Chiediamo al Governo di non più attardarsi al varo di una legge di riforma, che veda per la categoria il riconoscimento di forza di Polizia, sebbene a ordinamento locale”.
Le reazioni
Numerose le reazioni all’attacco alla polizia municipale. “Dopo le minacce dei sinti della settimana scorsa, contro il Sindaco Roberto Gualtieri e contro il sottoscritto, ieri i rom del campo di via di Salone hanno compiuto un altro atto gravissimo. Verso le 16.30, con un fucile ad aria compressa, qualcuno del campo rom di via di Salone ha sparato contro la macchina della Polizia Locale, distruggendo il parabrezza posteriore. Solo per fortuna non abbiamo avuto risvolti più gravi. Tutto questo è inammissibile” dichiara il presidente del municipio VI delle Torri di Roma, Nicola Frano.
“La situazione è pericolosissima e continuo a chiedermi quale sia il vantaggio di impiegare tre macchine della Polizia Locale e relativo equipaggio a piantonamento dei campi rom, notte e giorno, esponendo uomini e donne in divisa a inutile rischio per la propria incolumità . Chiediamo con forza al Sindaco Gualtieri – conclude – di prendere provvedimenti importanti e alle forze competenti di prendere subito rimedio. È nel frattempo urgentissimo fare controlli all’interno di questi campi, dove girano con facilità troppe armi”.
Una situazione intollerabile, così la definisce il consigliere capitolino di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento Sicurezza di FdI Roma, Federico Rocca.. “L’episodio avvenuto la scorsa notte a via di Salone, dove un colpo sparato da una potente carabina ad aria compressa ha infranto il lunotto posteriore di un’auto della Polizia Locale di Roma Capitale, è l’ennesima dimostrazione che non è più tollerabile continuare con questa situazione. È ora di dire basta a un servizio di vigilanza davanti ai campi rom che, oltre a essere del tutto inefficace, mette a rischio la vita e la sicurezza degli agenti”.
“Si tratta di un impiego di risorse completamente inutile: non si ottengono risultati concreti e, nel frattempo, si espone il personale a episodi sempre più gravi di violenza e intimidazione. Visto l’alto tasso di criminalità presente in questi campi, l’amministrazione capitolina deve rivedere immediatamente questa tipologia di servizio. Occorre installare sistemi di videosorveglianza e liberare le pattuglie per impiegarle in attività più utili e sicure per la collettività . Non possiamo più accettare che chi serve la città venga messo in pericolo per una vigilanza che non garantisce alcun risultatoâ€, conclude Rocca. ADNKRONOS
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