Il successo economico della Germania è stato una truffa: è stato semplicemente sovvenzionato dal gas russo a basso costo
di Daniel Foubert (geoeconomista) – Non si trattava di brillantezza economica, né di ingegno straordinario, né di buona gestione. Era l’illusione di una produttività costruita su energia artificialmente a basso costo e su una struttura industriale che poteva funzionare solo in quelle condizioni.
Il “modello tedesco” – elogiato per le sue esportazioni, i suoi surplus e la sua disciplina – era in realtà un arbitraggio energetico: importare carburante a basso costo dalla Russia, trasformarlo in beni manifatturieri e venderli a un prezzo maggiorato al resto d’Europa. L’immagine morale dell’efficienza nascondeva una dipendenza parassitaria.
Questo non fu il risultato di ingegneri geniali o di una gestione oculata, ma di complicità politica e inerzia economica. L’industria automobilistica viveva di gasolio e sussidi. L’industria pesante prosperava perché il gas era quasi gratuito. Persino la “transizione verde” fu finanziata dalla stessa spina dorsale fossile che sosteneva di voler sostituire. Ciò che Berlino spacciava per virtù fu finanziato da Gazprom.
Quando il gas si fermò, la verità emerse
La produttività crollò, le fabbriche si trasferirono e il miracolo economico svanì come fumo. La presunta rettitudine della Germania si rivelò nient’altro che un’illusione fossile: un impero di energia a basso costo avvolto nell’autocompiacimento morale.
Germany’s 🇩🇪 economic success was a scam: it was simply subsidized by cheap Russian 🇷🇺 gas.
It was not economic brilliance, not extraordinary engineering, not good management. It was the illusion of productivity built on artificially cheap energy and an industrial structure that… pic.twitter.com/uso52YAZRL
— Daniel Foubert 🇫🇷🇵🇱 (@Arrogance_0024) October 18, 2025