Il governo greco sospenderà per tre mesi l’esame delle domande di asilo per i migranti che arrivano in Grecia dal Nord Africa via mare
Lo ha annunciato mercoledì il premier, Kyriakos Mitsotakis, in Parlamento, specificando che “i migranti che entrano illegalmente nel Paese saranno arrestati e detenuti”. Il primo ministro ha fatto notare che Atene intende informare la Commissione europea sul regolamento legislativo che sta portando avanti, sottolineando che gli sviluppi con la Libia evidenziano la dimensione europea del problema.
Mitsotakis ha aggiunto che le discussioni con le due autorità libiche (il governo riconosciuto a livello internazionale di Tripoli e il governo di Bengasi) proseguono.
Parlando della Marina e della Guardia Costiera della Grecia, il primo ministro ha assicurato che “sono pronte a cooperare con le autorità libiche per impedire alle imbarcazioni di lasciare le coste” del Paese o, in caso di partenza, “di tornare dal punto di partenza prima di entrare in acque internazionali”.
“Il passaggio verso la Grecia è chiuso”, ha sottolineato poi, inviando “un messaggio a tutti i trafficanti e a tutti i loro potenziali clienti: il denaro speso potrebbe essere completamente sprecato”.
Per il capo del governo greco “sarà molto più difficile raggiungere la Grecia via mare” e questa decisione è una “risposta legale ma anche molto più severa”, ha proseguito aggiungendo che il provvedimento sarà discusso e votato giovedì.
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