Israele attacca l’Iran

Israele attacca l'Iran

Sfidando il monito di Donald Trump e sabotando di fatto i suoi negoziati con Teheran sul nucleare, Israele ha lanciato nella notte una serie di attacchi “preventivi” in Iran contro impianti nucleari e militari, fabbriche di missili balistici e alti ufficiali. Una mossa che ha fatto schizzare il prezzo del petrolio e che rischia di aprire un terzo fronte di guerra dopo quello in Ucraina e a Gaza. Un altro schiaffo per The Donald, dopo che anche Vladimir Putin ha tirato dritto per la sua strada.

La decisione è stata presa dal premier israeliano Benjamin Netanyahu lunedì scorso, quando ha chiamato il presidente americano informandolo della sua intenzione e inducendolo ad evacuare il personale americano in Medio Oriente per il timore di ritorsioni iraniane.

“Siamo in un momento decisivo nella storia di Israele”, ha dichiarato Netanyahu in un videomessaggio registrato. “Pochi istanti fa Israele ha lanciato l’Operazione Leone Nascente, un’operazione militare mirata a contrastare la minaccia iraniana alla sopravvivenza stessa di Israele. Questa operazione continuerà per tutti i giorni necessari a rimuovere questa minaccia”, ha aggiunto, suggerendo quindi che l’offensiva per neutralizzare il programma nucleare del nemico potrebbe protrarsi. Poche ore prima, per la prima volta in 20 anni, l’Aiea aveva censurato l’Iran per non aver ottemperato alle indagini in corso sulle attività nucleari del Paese.

Media e testimoni iraniani hanno riferito di esplosioni, tra cui quella presso il principale impianto di arricchimento dell’uranio del Paese a Natanz, mentre Israele ha dichiarato lo stato di emergenza in previsione di attacchi missilistici e droni di rappresaglia. La televisione di stato iraniana ha riferito che Hossein Salami, il capo del corpo d’élite delle Guardie Rivoluzionarie, è stato ucciso così come il capo di stato maggiore dell’esercito Mohamamd Bagheri. Secondo l’emittente dello stato islamico, diversi bambini sono stati uccisi in un attacco su un’area residenziale della capitale.

Gravemente ferito Ali Shamkhani, consigliere politico del leader Ali Khamenei. Israele ha preso di mira gli scienziati iraniani sospettati di lavorare a una bomba nucleare, il programma di missili balistici di Teheran e l’impianto di arricchimento dell’uranio di Natanz, nell’Iran centrale. Secondo Tel Aviv, la repubblica islamica aveva materiale sufficiente per realizzare 15 bombe nucleari in pochi giorni.

Oltre a estesi attacchi aerei, il Mossad, l’agenzia di spionaggio israeliana, ha condotto una serie di operazioni segrete di sabotaggio all’interno dell’Iran, secondo Axios. Queste operazioni miravano a danneggiare i siti missilistici strategici di Teheran e le sue capacità di difesa aerea. Sia Israele che l’Iran hanno chiuso il loro spazio aereo.

La repubblica islamica ha preannunciato una risposta severa, accusando anche gli Usa di un aiuto diretto. “Il regime sionista si è procurato un destino amaro e doloroso e lo subirà sicuramente”, ha dichiarato Khamenei promettendo che Israele “subirà una dura punizione”. ANSA – (Foto: AF Post)

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