Paura alle elementari, bambino tenta di strangolare il compagno

 

carabinieri rapina

In una tranquilla scuola elementare dell’area termale di Padova, un episodio di violenza ha scosso profondamente la comunità scolastica e le famiglie

Un bambino di dieci anni, di origini straniere, ha aggredito un compagno di classe più giovane, mordendolo e tentando di strangolarlo. Questo evento ha portato all’intervento dei carabinieri e ha sollevato un’ondata di preoccupazione tra i genitori degli alunni.

L’aggressione, avvenuta pochi giorni fa, non è un caso isolato. Il bambino, già noto per comportamenti problematici, è stato trasferito da un comune limitrofo dove aveva già manifestato atteggiamenti simili. La madre di un alunno racconta: “È diventato un incubo per i nostri figli”. La situazione ha spinto i genitori a mobilitarsi, indirizzando una lettera-petizione al dirigente scolastico e al sindaco, firmata da una sessantina di genitori, per chiedere misure di sicurezza e supporto psicologico per il bambino coinvolto.

Nella lettera, i genitori esprimono la loro preoccupazione per la sicurezza dei loro figli e per l’ambiente scolastico che dovrebbe essere un luogo di crescita serena. “Queste dinamiche vanno ben oltre il semplice bullismo”, si legge nella missiva. Gli episodi riportati includono l’introduzione di oggetti impropri a scuola, minacce di morte e aggressioni fisiche e verbali. La stanchezza e la preoccupazione delle maestre sono palpabili, nonostante il loro impegno e professionalità.

La situazione è delicata e complessa. Il dirigente scolastico ha scelto di non commentare, sottolineando la sensibilità del caso. Tuttavia, è chiaro che la comunità scolastica e le istituzioni devono collaborare per trovare soluzioni efficaci. Garantire la sicurezza e il benessere degli studenti è una priorità che richiede attenzione e interventi mirati, affinché episodi simili non si ripetano e si possa costruire un ambiente scolastico più sicuro e inclusivo per tutti.
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