“Sono pronto per un incontro con Putin”, ma “come ho detto più volte a Trump, credo che Putin non voglia la fine della guerra. Non vuole un cessate il fuoco, non vuole alcun negoziato. Per non parlare del fatto che ha paura dei colloqui diretti con me”. Lo ha detto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, in una conferenza stampa oggi a Kiev.
“Ci siamo accordati con il Presidente Erdogan – saremo ad Ankara con lui il 15 maggio. Aspetteremo un incontro con Putin in Turchia. Affinché non usi la questione delle città come prestesto e dica che Putin può andare a Istanbul e non ad Ankara, voglio dire subito: se Putin vola a Istanbul, anche io ed Erdogan voleremo a Istanbul” e “faremo di tutto per concordare un cessate il fuoco. È con lui che devo negoziare un cessate il fuoco, perché solo lui lo decide. Solo io posso negoziare la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina. Per farlo, non ho bisogno di cancellare il decreto che vieta i negoziati con Putin. Questo è il suo racconto, che io debba cancellare qualcosa”. Invece, il decreto stabilisce che “Nessuno, tranne me, può condurre negoziati”.
Il risultato ambito è “un cessate il fuoco incondizionato. Se Putin non verrà a Istanbul e continuerà a fare giochini, sarà la dimostrazione definitiva che la Russia non è pronta a porre fine alla guerra. Ciò significa che tutte le promesse degli Stati Uniti e dell’Europa devono essere mantenute e che deve essere imposto il più forte pacchetto di sanzioni contro la Russia.
Zelensky ha inoltre confermato che Trump è stato invitato ai colloqui e che la sua presenza costituirebbe “un incentivo” per Putin, ma Trump non ha finora confermato, e che la Cina ha “dato segnale” di supportare un cessate il fuoco di 30 giorni.
www.rainews.it