PRATO – Scoperti oltre 100 lavoratori irregolari a Prato dalla guardia di finanza che, svolgendo controlli nel distretto tessile, ha messo l’attenzione su una società , una srl, impegnata della lavorazione metalli che riceveva manodopera in somministrazione da una cooperativa. Questa coop, però, è risultata priva di struttura e organizzazione di mezzi propri secondo le Fiamme gialle che insieme all’Ispettorato del Lavoro hanno inquadrato l’attività della cooperativa come ‘somministrazione di manodopera’, in lavoro interinale. Attività svolta però senza requisiti e senza autorizzazione del Ministero del Lavoro.
In buona sostanza la coop era utilizzata unicamente, ricostruisce la GdF, per sgravare l’altra società dagli oneri fiscali e previdenziali connessi all’assunzione dei dipendenti, senza poi provvedere al relativo versamento di tali oneri. Secondo le indagini la cooperativa aveva in carico 100 lavoratori e risulta un mancato versamento delle ritenute fiscali dovute all’Erario per circa 600.000 euro nel giro di circa due anni.
Il titolare della società di lavorazione metalli è stato denunciato alla procura per uso di fatture per operazioni inesistenti.
Sono stati gli accertamenti sul corretto inquadramento contributivo, previdenziale e assistenziale dei lavoratori a far constatare l’irregolare somministrazione di lavoro per oltre 100 dipendenti. L’attenzione investigativa all’inizio si è focalizzata sull’effettiva dislocazione dei lavoratori nell’ambito delle due società e su chi “di fatto” esercitasse il potere datoriale, riportando alla cooperativa la gestione della manodopera ‘somministrata’.
La srl e la cooperativa hanno sede nello stesso posto. (ANSA).

