Monti mette fretta alla Camera: si proceda rapidamente a ratifica di Fiscal Compact e Mes entro fine del mese

5 luglio – “Il Parlamento, con la mente sgombra di possibili difficolta’ del quadro complessivo europeo, proceda ora rapidamente alla ratifica del Fiscal Compact e del trattato istitutivo del meccanismo europeo di stabilita‘, consentendo di concludere l’iter di approvazione entro la fine del mese“.

Lo chiede Mario Monti, intervenendo alla Camera davanti a una quarantina di deputati del Pdl (su 205). Pochissimi anche i rappresentanti dell’Idv, non piu’ di dieci, mentre era presente oltre la meta’ degli esponenti della Lega. Erano affollati invece i banchi del Partito democratico e dell’Udc.

Il premier ha ribadito che il governo si accinge “a sorvegliare il risultato del Consiglio nelle sedi piu’ tecniche, come l’Eurogruppo” e ha aggiunto: “So bene quanto Camera e Senato hanno lavorato approfonditamente su questo tema, ma ormai doppiato il capo del Consiglio Ue, la tabellina che sta nelle tasche dei capi di governo che vogliono stimolarsi gli uni con gli altri e’ la data della ratifica di questi due fondamentali passi”.

“L’Italia si e’ adoperata attivamente al Consiglio Ue della settimana scorsa e ha seguito l’impulso che e’ venuto anche e molto dal Parlamento”. Dice Mario Monti intervenendo alla Camera. Il premier fa riferimento a diversi temi che sono stati discussi al tavolo di Bruxelles, e si sofferma in particolare sul cosiddetto scudo anti-spread. L’Italia – ha detto – “si e’ adoperata affinche’ il Consiglio prendesse misure per la stabilizzazione dei mercati”.

Monti ha ribadito la sua soddisfazione per le conclusioni del Consiglio Ue e ha sottolineato che il summit ha seguito “la trama se non la lettera della Golden rule” auspicata dall’Italia. “A 14 anni dall’avvio del Patto di stabilita’ e di crescita – ha continuato – l’espressione crescita e’ uscita dallo Stato embrionale e simbolico”. “E’ stato consiglio diverso da quelli del recente passato per portata e qualita’ delle decisioni prese.

Considero i risultati del vertice di Bruxelles un passo avanti per una Europa piu’ vicina alle aspirazioni dell’Italia, con una governance piu’ coerente e democratica, un’Europa orientata alla crescita”.

Con queste parole sono cominciate le comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Monti in aula alla Camera sul Consiglio europeo di venerdi’ scorso. “Se l’Italia ha giocato un ruolo da protagonista nel negoziato comunitario e’ stato anche perche’ ha potuto contare su risorse fondamentali di coesione politica e credibilita’”. Lo ha detto il premier Mario Monti in aula alla Camera. L’esito del vertice e’ stato positivo perche’ “anche i paesi non della zona euro vedono come un inciampo la crisi della zona euro per le loro economie e anche il governo americano ha questa idea“.

Cosi’ il presidente del Consiglio Mario Monti in aula alla Camera durante le comunicazioni sul vertice di Bruxelles. “Si e’ detto molto che restano delle incertezze sulle conclusioni del Consiglio Ue: noi siamo sereni, ma con gli occhi aperti. Perche’ le conclusioni di un vertice non cambiano il giorno dopo o tre giorni dopo. Non sono qualcosa che rischia di arrivare al porto ridotto allo scheletro come la barca del ‘Vecchio e il mare’ di Hemingway”.

Lo dice Mario Monti intervenendo in aula. “Ci sono state letture contrapposte su presunti vinti e presunti vincitori, ma un Consiglio europeo non e’ un gioco e non e’ a somma zero: se lavoriamo bene la somma e’ positiva, ci guadagna l’Europa e ci guadagnamo tutti”. Cosi’ il premier Mario Monti in aula alla Camera. “C’e’ stata una svolta positiva perche’ c’e’ stato un dinamismo”. agi