Sabato prossimo, per effetto del decreto fiscale 193/2016, convertito nella Legge 225/2016 e approvato insieme alla Legge di Bilancio ad ottobre, Equitalia viene soppressa (cambia nome, ndr) . E tutti i rapporti pendenti, comprese le cause in corso, si trasferiscono all’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Passaggio che porterĂ alla rottamazione delle cartelle inevase, attraverso una sorta di sanatoria su more e sanzioni in favore dei cittadini che potranno pagare il dovuto senza gli interessi. Tra le novitĂ poi spicca il potenziamento delle modalitĂ di riscossione del nuovo ente, che avrĂ piĂą poteri rispetto a Equitalia: il decreto consente infatti all’Agenzia delle Entrate-Riscossione di utilizzare banche dati e informazioni giĂ in uso all’Agenzia “anche ai fini dell’esercizio delle funzioni relative alla riscossione nazionale”.
CARTELLE PENDENTI – Per quanto riguarda cartelle e debiti pendenti con Equitalia, comprese le imposte erariali e locali – come Tasi, Imu, Tari o bollo auto – non spariranno con la soppressione di Equitalia, ma verranno trasferite all’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Questo significa che esisterĂ una continuitĂ nei crediti, poichĂ© il cambio di soggetto non cancella il debito. Quindi, i cittadini che hanno ricevuto una cartella di pagamento – o che hanno tuttora un piano di rateazione – dovranno corrispondere quanto dovuto al nuovo ente. ADNKRONOS
