Rebibbia, detenuto marocchino prende a testate un agente e gli rompe il naso

carcere

Un agente della polizia penitenziaria è stato picchiato nel carcere di Rebibbia

È quanto successo intorno alle 13,30 di sabato 27 dicembre all’interno dell’istituto di pena dove un giovane detenuto di origine marocchine, recluso nel reparto G9, ha aggredito un poliziotto colpendolo con estrema violenza, con una testata procurandogli la rottura del naso con 20 giorni di prognosi.

Attualmente l’istituto ha 484 detenuti in più, quelli che sono lì regolarmente sono 1171, mentre quelli presenti sono 1655. “Le celle sovraffollate, spesso con spazi insufficienti impedisce lo sviluppo di percorsi trattamenti efficaci, un fattore cruciale per ridurre la recidiva e favorire il reinserimento sociale. – si legge in una nota della Fns Cisl Lazio – La carenza di personale attualmente è di circa 200 unità, dovrebbero esserci previsti 782 unità di polizia penitenziaria. La discrepanza significativa tra gli organici previsti e le forze effettivamente in servizio, crea uno sbilanciamento sul personale esistente. La carenza di personale costringe gli agenti a carichi di lavoro eccessivi e un numero di detenuti per agente non sostenibile, aumentando i rischi e lo stress lavorativoâ€.
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