Ecco perchè non hanno usato gli asset russi

primo ministro belga Bart De Wever

Perché alla fine l’opzione di usare gli asset russi per l’Ucraina è tramontata e ha prevalso l’opzione più razionale del prestito? Lo spiega con grande chiarezza il primo ministro belga Bart De Wever, al massimo dell’ apprezzamento nel paese, dopo l’ultimo consiglio europeo:

“Se prendi i soldi di Putin, i soldi della banca centrale, e li dai all’Ucraina, allora i soldi sono spariti.
Non ce l’hai piĂą. Tu usi la tua leva. Non puoi usarla per le riparazioni, i soldi sono spariti.
Ma potresti anche permettere a Putin di mobilitare la stessa somma in contro-confische. PrenderĂ  immediatamente 17 miliardi di euro di beni congelati di Euroclear.

E poi inizierà, naturalmente, a cercare altri miliardi che può confiscare di denaro occidentale, beni congelati in Russia, aziende private, forse giurisdizioni al di fuori della Russia che sono amichevoli con lui, Bielorussia, Cina, Hong Kong, Sud Africa.
E alla fine, scopri che lo hai aiutato.
Hai dato i suoi soldi all’Ucraina, e lui ha ripreso i suoi soldi da te.
Hai perso 2 volte.
E quando la guerra sarĂ  finita e l’Ucraina dovrĂ  essere ricostruita, non ci sono piĂą soldi, chi pagherĂ  per questo? Noi di nuovo.
Allora hai pagato 3 volte.

Ovviamente, ad alcune persone non piaceva, perchĂ© avrebbero preferito avere il prestito per le riparazioni (utilizzo asset), perchĂ© c’è anche una motivazione geopolitica dietro.
Vogliono punire Putin prendendo i suoi soldi, e io capisco.
E certamente, i paesi vicini alla Russia, che vivono in un’animositĂ  con la Russia, hanno trovato emotivamente soddisfacente l’idea di prendere i soldi di Putin.
Ma la politica non riguarda le emozioni, è un lavoro razionale, e la razionalità ha prevalso”.

Le dichiarazioni del premier belga Bart De Wever riportate da Leonardo Panetta (giornalista) su X.

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