Un’evasione dal carcere da film e non è la prima nel caso di Toma Taulant, il detenuto che è scappato dal carcere di Opera
È successo tra sabato notte e l’alba di domenica 7 dicembre, quando l’uomo ha segato le sbarre della cella per poi calarsi all’esterno con delle lenzuola annodate. Infine è scomparso nel nulla. La fuga, su cui sono in corso accertamenti, sarebbe avvenuta durante il cambio turno degli agenti ed è stata pianificata fino all’ultimo dettaglio, tanto che è stata rapidissima.
Per il momento, tuttavia, non è chiaro come abbia fatto a scavalcare la cinta muraria attorno al carcere, né se sia stato aiutato da qualche complice.
I precedenti
Non è la prima volta che Taulant evade dal carcere. L’uomo, che sta scontando una condanna per furti e rapine (fine pena fissata al 2041), nel febbraio del 2013 era evaso dal carcere di Parma, allora anch’esso un carcere di massima sicurezza. In quell’occasione scappò insieme al connazionale Frokaj Vamentin, poi rimasto ucciso da un gioielliere durante una rapina in villa.
Taulant fu arrestato in Belgio nel settembre dello stesso anno. Fu accompagnato nel carcere di Latin, vicino a Liegi, dove evase ancora nel dicembre dello stesso anno. Nel 2009, invece, Taulant riuscì a scappare dal carcere di Terni.
Il piano di ricerche
La prefettura ha attivato un piano di ricerche a tappeto. Sono stati istituiti posti di blocco, perlustrazioni nei campi nelle aree industriali. Il timore, tuttavia, è che Taulant sia già riuscito ad allontanarsi.
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