A Udine, una semplice circolare interna ha acceso una discussione che, nel giro di poche ore, ha superato i confini dell’ambito scolastico
Tutto ruota attorno a un incontro previsto per il 2 dicembre all’interno della scuola media Ellero, in cui alcuni docenti avrebbero dovuto partecipare a una presentazione condotta dal Cimic Group, unità dell’Esercito italiano specializzata in cooperazione civile-militare.
Secondo quanto reso noto da esponenti locali di Alleanza Verdi e Sinistra-Possibile, si sarebbe trattato di una “simulazione a supporto della NATO”, con la presenza fisica di mezzi militari nel cortile della scuola. La critica non è stata rivolta solo al contenuto dell’attività , ma anche al modo in cui sarebbe stata decisa: senza il coinvolgimento del Consiglio di Istituto, secondo i promotori della denuncia.
Andrea Di Lenardo, consigliere comunale, e Serena Pellegrino, consigliera regionale, hanno parlato apertamente di “militarizzazione della scuola”, tanto da annunciare il deposito di due interrogazioni, una alla Regione e una alla Camera.
“Solo un incontro”, replica la scuola
Le accuse hanno trovato una smentita da parte della dirigente dell’Istituto Comprensivo V di Udine, Sara Cuomo, che ha chiarito che non si è mai trattato di una esercitazione vera e propria e che non era previsto il coinvolgimento degli studenti. “Era un semplice incontro informativo rivolto ai docenti”, ha precisato a TeleFriuli, sottolineando che il contenuto dell’attività riguardava il ruolo umanitario delle forze armate nei teatri di crisi internazionali.
Cuomo ha anche ipotizzato che l’iniziativa possa svolgersi al di fuori dei locali scolastici, proprio per evitare ulteriori malintesi. Intanto, da parte di AVS si è parlato di una piccola vittoria, almeno dal punto di vista simbolico.
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