Il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini è ad Amman, in Giordania, per accogliere un nuovo gruppo di 49 studenti palestinesi che arriveranno in Italia per proseguire il proprio percorso di studi nelle università italiane.
Con questo nuovo arrivo salgono a 88 le studentesse e gli studenti palestinesi accolti nel nostro Paese grazie al programma Italian Universities for Palestinian Students (Iupals), promosso dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui) in collaborazione con il ministero dell’Università e della Ricerca (Mur), il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci) e il Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme.
La missione, organizzata insieme al Maeci guidato dal vicepresidente del Consiglio e ministro Antonio Tajani, è stata realizzata con il supporto della Protezione civile, diretta dal capo Dipartimento Fabio Ciciliano, e della Guardia di Finanza, guidata dal comandante generale Andrea De Gennaro. I nuovi studenti e studentesse saranno accolti in 23 atenei italiani, che si aggiungono a quelli coinvolti nella precedente missione del 1° ottobre.
“La conoscenza è il primo ponte che unisce i popoli e restituisce speranza. Accogliere questi giovani nelle nostre università – ricorda il ministro Anna Maria Bernini – significa dare loro non solo un’opportunità di crescita personale e professionale, ma anche la possibilità di diventare protagonisti della rinascita del loro Paese. L’università è il luogo dove la cooperazione internazionale si traduce in futuro, dove il diritto allo studio diventa un diritto alla pace”.
Gli atenei interessati sono: Università di Perugia con 5 studenti; Università di Parma con 4 studenti; 3 studenti saranno accolti, rispettivamente, da La Sapienza di Roma, Milano-Bicocca, Napoli Parthenope, Università di Torino e Federico II di Napoli. L’Università di Catania, Università di Udine, Roma Tor Vergata, Università per Stranieri di Siena, Università di Brescia, Università di Padova, Università di Camerino, Università di Urbino Carlo Bo e Piemonte Orientale ospiteranno, ognuna, due studenti. L’Università di Ferrara, Università di Pavia, Università di Bergamo, Università dell’Insubria, Università di Modena e Reggio Emilia, Università per Stranieri di Perugia e Politecnico di Torino accoglieranno, rispettivamente, uno studente.
A questi si aggiungono i quattordici – tra studenti, ricercatori e visiting professor – già presenti all’Università degli Studi di Milano, gli otto all’Università degli Studi di Siena, i due accolti, rispettivamente, dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, dall’Università degli Studi della Tuscia, dall’Università Ca’ Foscari Venezia, da La Sapienza di Roma e dall’Università di Padova. Infine ci sono i singoli studenti arrivati lo scorso 1° ottobre presso gli atenei di Trieste, L’Aquila, Pisa, Ferrara, Parma, Milano-Bicocca e Pavia.
L’iniziativa, che prevede complessivamente 150 borse di studio messe a disposizione da 35 università italiane, consente ai giovani palestinesi di frequentare un intero ciclo universitario nel nostro Paese. Il programma si inserisce nel più ampio impegno del governo italiano per la ricostruzione del sistema universitario e della ricerca nei territori della Striscia di Gaza, Italy for Gaza, che prevede, tra l’altro, l’invio di aiuti alimentari e l’accoglienza di malati negli ospedali e policlinici italiani.
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