Gli aerei russi che sconfinano nello spazio aereo Nato non vanno “abbattuti” in ogni caso, ma solo se rappresentano effettivamente una “minaccia”. Lo dice il segretario generale della Nato Mark Rutte, a margine della Ministeriale Difesa a Bruxelles.
“Per quanto riguarda gli incidenti dei droni nei cieli europei – afferma – ci sono state molte domande sulla capacità della Nato di garantire che, se succede qualcosa nel nostro spazio aereo, possiamo agire con decisione, se necessario”.
E, osserva, “alcuni dicono, non all’interno della Nato, ma a volte nel dibattito pubblico, che se un aereo russo, intenzionalmente o meno, entra nello spazio aereo Nato, in ogni caso bisogna abbatterlo. E io non sono d’accordo. Penso che si debba essere assolutamente convinti che rappresenti una minaccia”, per agire in modo drastico.
“Se rappresenta una minaccia – continua – possiamo fare tutto il necessario per garantire che tale tentativo non si concretizzi. Ma se non rappresenta una minaccia, un’alleanza forte, e la Nato è molto più forte della Russia”, allora “siamo infinitamente più capaci e possiamo garantire che quell’aereo esca dallo spazio aereo. Verrebbe guidato gentilmente fuori dal nostro spazio aereo. Poi verrebbe chiarito ai russi che devono smetterla”, conclude.
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