Ricorderete che il 13 Settembre scorso, il Ministero della Difesa rumeno ha annunciato che un presunto drone russo avrebbe violato lo spazio aereo rumeno e i suoi relitti si erano dispersi su una spiaggia del Mar Nero, nelle vicinanze della città Tulcea, non distante del delta del Danubio, ai confini con l’Ucraina.
Il giorno seguente, un altro Ministero, quello degli Affari Esteri rumeno ha convocato l’ ambasciatore russo per trasmettere la più “ferma protesta” da parte delle autorità rumene.
Durante la discussione nessuna delle domande poste dall’Ambasciatore russo in merito all’ identificazione del drone entrato nello spazio aereo rumeno ha ricevuto risposte concrete e convincenti, ha riferito l’Ambasciata Russa a Bucarest .
La protesta del Ministero degli Affari Esteri è stata respinta da Mosca e considera la protesta rumena “infondata e ingiustificata” .
“L’ Ambasciatore ha sottolineato che tutte le circostanze indicano che si tratta di una provocazione da parte del regime di Kiev, il quale, temendo un inevitabile fallimento militare e la responsabilità per i crimini commessi contro il popolo russo e quello ucraino sta disperatamente cercando con ogni mezzo di coinvolgere altri stati europei in una pericolosa avventura militare contro la Federazione Russa ” – si legge nella dichiarazione pubblicata sulla pagina Facebook ufficiale dell’Ambasciata.
L’ironia dell’ ambasciata russa dopo aver convocato l’ ambasciatore russo al Ministero degli Esteri: “Il Ministero della Difesa rumeno ha scoperto un altro UFO”
Armando Manocchia