È stato arrestato il 28enne marocchino sospettato di essere il responsabile di una rapina a una donna, che era corsa a prestargli aiuto dopo un incidente
La notte del 19 luglio scorso, infatti, il giovane a bordo di una Nissan Micra rubata si era schiantato contro un palo della luce a San Polo di Piave, in provincia di Treviso. Un incidente che era avvenuto sotto gli occhi di una donna che era di passaggio. Visto lo schianto, la donna non aveva esitato a prestare aiuto al giovane. Peccato, però, che il 28enne l’aveva minacciata ed era poi arrivato a sottrarle il cellulare, spintonandola e facendola persino cadere a terra.
L’incidente
Il giovane si era diretto verso Cimadolmo correndo a velocità folle e, arrivato all’altezza di una curva a sinistra, ha sbandato, schiantandosi con violenza contro un palo e la palizzata in cemento. Sceso furtivamente dall’auto incidentata, ha aggirato le abitazioni passando tra i campi sul retro, per sbucare a cento metri di distanza e aggredire senza motivo una 56enne che era intervenuta per aiutarlo.
Aveva cercato di prenderle il cellulare e, per riuscirci, l’aveva inseguita fin dentro il cortile di casa sua, spingendola a terra e ferendola. Allontanandosi dalla scena dell’incidente, dove ormai tutto il quartiere era accorso per aiutare proprio lui, era stato raggiunto dal marito della 56enne e ha minacciato anche lui con un bastone, per poi scagliarglielo contro.
La testimonianza
«Era alto e magro. Dagli occhi, che non dimenticherò mai, sembrava alterato di qualsiasi schifezza», raccontava il marito della donna aggredita. La 56ebbe era rimasta sotto choc dopo l’episodio al punto da non uscire di casa per giorni per paura che il 28enne potesse tornare e vendicarsi di quello che lei aveva denunciato ai carabinieri.
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