Morto per botulino, “in ospedale gli hanno detto che era ubriaco”

pronto soccorso

“In ospedale gli hanno detto che era ubriaco”. Sarebbe questo che si sarebbe sentito dire Luigi Di Sarno, una delle due persone decedute nei giorni scorsi nell’ambito del focolaio di intossicazione da botulino dopo aver mangiato panini con salsiccia e friarielli da un food truck a Diamante, in provincia di Cosenza.

La prima visita in ospedale

A raccontare quanto avvenuto quella sera è stata un’amica di Di Sarno, Francesca, che a “Morning News” ha spiegato che l’uomo ha avvertito immediatamente i primi sintomi dell’intossicazione: “La sera del panino ha avvertito il primo sintomo: sentiva freddo – ha spiegato la donna al programma di Canale 5 -. La notte è andato in ospedale. Lì gli hanno detto che era ubriaco, che aveva una delusione d’amore e l’hanno rimandato a casa consigliandogli di andare da uno psicologo. Senza fargli accertamenti, anche se lui diceva di non respirare bene e di avere la vista offuscata”.

La seconda visita

Il giorno dopo, Di Sarno, ha mangiato un altro panino sempre nello stesso food truck, in quanto era amico del titolare: “Quando ha mangiato l’altro panino è andato la seconda volta in ospedale, un dottore gli ha detto: ‘Questo è quello che è venuto l’altra sera, evidentemente quando l’abbiamo dimesso si è andato a ubriacare’. A quel punto Luigi ha chiesto una bottiglietta d’acqua ma non riesce a berla, evidentemente i muscoli erano già stati paralizzati”.

Anche la donna dice di aver mangiato un panino da quel venditore ambulante, ma di non aver consumato i broccoli. Una scelta che le avrebbe salvato la vita: “Ho mangiato il panino insieme a lui. Non so per quale fortuna non ho preso il panino con i broccoli ma con i funghi, mi sento miracolata per aver cambiato idea”.
tgcom24.mediaset.it

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