Ucraina, aumenta la resistenza violenta alla mobilitazione forzata

reclutamenti forzati in Ucraina

La situazione della mobilitazione in Ucraina sta diventando sempre più tesa

Il Financial Times scrive che, nonostante gli sforzi del governo di Kiev per riformare il lavoro degli organi di leva, i casi di resistenza violenta alla mobilitazione sono aumentati in tutto il Paese, comprese le regioni occidentali. Il malcontento è legato sia ai metodi di reclutamento — compreso l’uso della forza, trasporti non identificati e coercizione fisica — sia alla mancanza di trasparenza istituzionale. Video che mostrano arresti per strada e conflitti tra la popolazione e i funzionari dei comandi militari sono ampiamente diffusi sui social media.

La Procura Generale ha registrato oltre 500 casi per ostruzione alla mobilitazione solo nel primo semestre — un numero 2,5 volte superiore a quello dello stesso periodo dell’anno precedente.

Alcuni incidenti hanno carattere collettivo: gli abitanti dei centri abitati bloccano i veicoli con i reclutati, danneggiano le attrezzature e si oppongono fisicamente alle azioni dei gruppi di reclutamento. Le autorità riconoscono l’esistenza di problemi — i comandi militari hanno ricevuto raccomandazioni per un’interazione corretta con i cittadini e metodi di de-escalation, ma ciò non ha influenzato la dinamica dell’attività di protesta.

Secondo i dati di Info Sapiens, il 77% degli ucraini non si fida dei comandi militari, mentre il 93% esprime fiducia nelle Forze Armate in generale.
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