È stata una nuova giornata di proteste davanti al Bell Hotel, albergo che ospita richiedenti asilo nel sobborgo londinese di Epping, al centro di manifestazioni anti-migranti iniziate il 13 luglio e degenerate in scontri con la polizia dopo l’incriminazione per molestie sessuali (TRE CASI DI AGGRESSIONI SESSUALI A MINORENNI, ndr) di un 41enne originario dell’Etiopia.
Migliaia di manifestanti di due opposti gruppi, uno anti-immigrazione e l’altro anti-razzista, si sono fronteggiati per ore con la polizia che ha creato uno spazio di separazione per evitare violenze. Da un lato circa 300-400 persone con le bandiere britanniche chiedevano di chiudere la struttura e spostare altrove i migranti scandendo slogan come “proteggiamo i nostri bambini”, mentre dall’altra parte i contro-manifestanti rispondevano con “i rifugiati sono benvenuti qui”.
La tensione resta quindi molto alta, insieme al timore che nel Regno Unito si possa arrivare a nuovi ‘riots’, come quelli avvenuti un anno fa in svariate località dell’isola in seguito all’eccidio di bambine di Southport, nel nord dell’Inghilterra (compiuto da un ragazzo di origini ruandesi)
Due giorni fa il consiglio municipale di Epping, a guida Tory, aveva approvato all’unanimità una mozione per chiedere al governo del premier laburista Keir Starmer la chiusura “immediata e in via permanente” del Bell Hotel, e le autorità locali avevano sottolineato che i “richiedenti asilo creano tensione”. ANSA
Le proteste dei cittadini di Epping sono scoppiate dopo tre aggressioni sessuali ai danni di 3 ragazzine tra i 14 e i 16 anni perpetrate dal 38enne etiope Hadush Gerberslasie Kebatu, ospite di un albergo trasformato in centro d’accoglienza.
L’uomo era sbarcato nel Regno Unito… pic.twitter.com/lY9xCyRFuV
— Francesca Totolo (@fratotolo2) July 24, 2025
Got to be proud of the local residents of epping #Britain pic.twitter.com/ayGYeGi3yz
— Young Bob (@YoungBobTPUK) July 27, 2025