Rovigo – Un fatto scioccante in città, subito un arresto. Poi preso anche il secondo aggressore
Nella giornata di lunedì 14 luglio la Polizia di Stato ha sottoposto a fermo un cittadino di nazionalità marocchina, resosi responsabile, seconda l’accusa, di lesioni gravi, con prognosi di almeno 40 giorni, nei confronti di una donna italiana. Un altro cittadino straniero è in fuga (ma è stato arrestato in un secondo momento, ndr). Il fatto è successo all’interno della stazione ferroviaria.
I due stranieri avrebbero compiuto violenza sessuale nei confronti della donna, avvenuta dopo una prima aggressione, portata all’interno di uno stabile abbandonato situato nelle vicinanze della stazione.
La ricostruzione di quanto accaduto nella notte, è’ stata possibile, dopo la querela sporta dalla donna, attraverso la visione delle immagini di video-sorveglianza acquisite dal personale della Squadra Volante in collaborazione con personale della Polizia Ferroviaria di Rovigo.
Le indagini hanno permesso d’identificare il responsabile, che stante i gravi indizi di colpevolezza ed il pericolo di fuga posti a suo carico, è stato subito sottoposto in stato di fermo da parte della Squadra Volante della Questura, e portato nella Casa Circondariale di Rovigo, a disposizione della Procura della Repubblica di Rovigo che ha poi chiesto la convalida del fermo con richiesta di eventuale misura cautelare. L’altro responsabile è in fuga e ricercato dalla Polizia. […]
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AGGIORNAMENTO
È stato fermato in Friuli, dopo tre giorni di fuga, il secondo responsabile dello stupro di una 40enne di Rovigo, avvenuto lunedì 14 luglio in stazione. SI tratta di un 19enne egiziano, che con il 39enne marocchino, già in carcere, avrebbe picchiato la donna, trascinandola in un edificio isolato per poi violentarla.
Il secondo aggressore indagato, quindi, è stato rintracciato nel Comune di San Giovanni al Natisone, in provincia di Udine. La Procura della Repubblica di Rovigo ha quindi disposto il fermo, per il pericolo di fuga, indiziato per violenza sessuale aggravata. A supporto di quest’accusa anche le immagini raccolte dai sistemi di videosorveglianza installati presso la stazione ferroviaria di Rovigo che hanno ripreso i fatti del 14 luglio relativi sia alla violenza con lesioni che alla violenza sessuale subita dalla quarantenne. […]
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