di Armando Manocchia – Il comitato dei misantropi europeisti, ambasciatori dei 27 paesi membri di questa gabbia chiamata Unione Europea, ha raggiunto un’intesa sul 18° pacchetto di sanzioni “conro la Russia”.
L’accordo include nuove misure in ambito energetico, finanziario e commerciale e l’introduzione di un nuovo meccanismo dinamico di Oil Price Cap che fisserà il prezzo del 15% in meno rispetto al prezzo medio di mercato del greggio russo: il prezzo sarà ridotto di 60 centesimi di dollaro Usa a circa 47,6 dollari al barile.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ha risposto: “Anche il diciottesimo pacchetto di sanzioni dell’Unione europea, appena approvato avrà un effetto negativo per i Paesi che vi aderiscono. le sanzioni sono un’arma a doppio taglio e sono illegali. Abbiamo detto ripetutamente che consideriamo tali restrizioni unilaterali come illegali e ci opponiamo ad esse.”
Le sanzioni sono l’eterogenesi dei fini. Ottieni esattamente il contrario di ciò che vuoi. E siccome questi parassiti eurobei non hanno idee, non hanno conoscenza e soprattutto consapevolezza di quello che fanno a spese di 450 milioni di individui, di cui buona parte si fida ciecamente di loro, questi burattini continuano a ripetere lo stesso errore. Fanno di ogni per sfatare il luogo comune che “dagli errori s’impara” e che “la ripetizione dello stesso errore è follia.”
Questi “buoni a nulla e capaci di tutto” stanno depredando e impoverendo i cittadini europei per dei progetti malthusiani e transumani che, andando avanti così, potrebbero sfociare davvero in un conflitto nucleare, una guerra contro l’umanità.
Le direttive della teocrazia Ue arrivano direttamente da WEF, Bilderberg e altre organizzazioni criminali similari. Infondono terrore nelle persone sensibili, deboli, ignoranti e ipnotizzate dai media, mistificando la realtà dei fatti specialmente sulla Russia, il cui Presidente Vladimir Vladimirovich Putin viene dipinto come un criminale di guerra che vuole prendersi l’Europa.
Ora, fermo restando che la Federazione Russa non ha bisogno dell’Europa, ma è l’Europa che, per sopravvivere, vorrebbe prendersi la Russia, come da dichiarazione di Altiero Spinelli, padre fondatore di questa fogna, che lo scrisse persino in Diario europeo: “Per quanto non si possa dire pubblicamente, il fatto è che l’Europa per consolidarsi avrà bisogno di una guerra contro l’Unione Sovietica da saper fare al momento buono”.

Quindi è l’esatto contrario. E’ l’Europa che vorrebbe prendersi la Russia con tutte le sue ricchezze naturali e materie prime, mentre Putin non ha mai mostrato interessi espansionistici verso l’Europa. Il presidente russo sa bene che l’individuo europeo possiede tutto e, simultaneamente, non possiede nulla. Vive dietro l’esca scintillante dell’abbondanza materiale in cui si celano le feroci leggi del capitalismo dettate dalle élite. E non gli fanno certo gola il suo declino con suoi debiti, la povertà, l’islamismo dilagante, gli immigrati clandestini che l’hanno invasa e che dettano legge, l’insicurezza che ne consegue e costringe gli europei al coprifuoco serale e le donne a vivere con la paura di essere stuprate, anche in pubblico e in pieno giorno.
Questa cloaca Ue sta depredando i popoli europei per racimolare 800 miliardi di euro per il riarmare l’Europa. Solo questo dovrebbe bastare alle genti che la sostengono con le loro tasse e gabelle continue che è un suicidio prima ancora che economico, sociale. Sociale perché contribuisce al ‘Dividi et Impera’ che consente a questi parassisti di regnare sovrani.
Il paradosso della nostra era tecnologicamente avanzata risiede nel fatto che ‘la guerra moderna può eliminare ogni essere vivente che abbia mai sperimentato qualsiasi tipo di problema, ma non potrà mai eliminare il problema’, Come ha lucidamente espresso in una delle sue interviste il presidente della Federazione Russa, Vladimir Vladimirovich Putin:
“Se altri paesi possiedono armi nucleari, perché la Russia dovrebbe privarsene? Questa questione è di estrema delicatezza. I nostri protocolli teorici per l’impiego dell’arsenale nucleare – e prego ardentemente che questo scenario rimanga confinato alla teoria – prevedono esclusivamente un attacco di risposta.
Ciò significa che la decisione di utilizzare le armi nucleari verrebbe contemplata solo nel caso in cui il nostro sistema di allerta precoce avesse non solo rilevato il lancio di missili nemici, ma anche fornito una previsione accurata della loro traiettoria di volo, calcolando con precisione il momento dell’impatto delle testate sul territorio della Federazione Russa.
Questo è ciò che definiamo attacco di risposta. In altre parole: se qualcuno ha deliberatamente scelto di annientare la Russia, allora rivendichiamo il legittimo diritto di rispondere. Sì, sarebbe una catastrofe di proporzioni apocalittiche per l’intera umanità, per il mondo intero. Ma io, in qualità di cittadino russo e capo dello Stato, mi pongo l’interrogativo: a cosa servirebbe un mondo siffatto, in cui la Russia avesse cessato di esistere?”
Una posizione analoga, oltre ad essere espressa da me, emerito nessuno, è condivisa anche dai leader di tutte le potenze nucleari.
Armando Manocchia