Assalto armato nella tarda serata di mercoledì a Camerlona. Due banditi a volto coperto, uno con in mano un coltello e l’altro con una pistola, non è chiaro se vera o giocattolo, hanno rapinato il bar tabaccheria Sushi Stella al civico 40 di via Reale fuggendo con un bottino di circa 8.500 euro tra fondocassa, gratta e vinci e stecche di sigarette.
Nel locale, qualche minuto prima della mezzanotte, era presente solo il barista di origine cinese, Giorgio, che il giorno dopo ancora non si spiega come sia potuto accadere un episodio del genere in un posto che è sempre stato tranquillo. “È successo verso le undici e quaranta – racconta –. Di solito chiudo verso le undici ma se ci sono clienti faccio anche più tardi”. Una routine che ieri sera è stata interrotta bruscamente da un’immagine inattesa.
“Dopo una giornata di lavoro – prosegue Giorgio – avevo appena finito di pulire il bar quando sono entrati due uomini, penso nordafricani. Avevano il volto coperto, si vedevano solo gli occhi, e parlavano in arabo”. A colpire il barista, però, è stato quello che i due tenevano in mano: “Uno aveva una pistola e l’altro un coltello”. Da lì è stata un’escalation: “Hanno iniziato a minacciarmi e a tenermi in mezzo a loro. Mi hanno portato dietro al bancone, mi chiedevano un sacco nero dove mettere le cose”.
Giorgio continua il racconto di quegli attimi di paura: “Hanno iniziato a fare del caos per trovare un sacco e poi hanno preso il fondocassa, sigarette e gratta e vinci”. Tutto per un ammontare di circa 8.500 di cui 500 euro in contanti.
Poi hanno voluto coprirsi la fuga impedendo al barista di lanciare subito l’allarme. “Hanno preso una fascetta di plastica di quelle che servono per legare le sigarette – spiega Giorgio – e mi hanno legato le mani. Poi mi hanno lasciato al bancone del bar, hanno trovato la chiave della porta e se ne sono andati chiudendomi dentro. Poi ho visto partire una macchina su cui sono scappati”.
Il barista ha tentato di divincolarsi e dopo qualche minuto è riuscito a liberarsi dalla fascetta: “Ho chiamato subito i carabinieri a cui ho raccontato quello che era successo. Dentro ho anche le telecamere che hanno ripreso i ladri ma la faccia non si vede”. Proprio a partire da quei fotogrammi sono iniziate le indagini dei militari del Nucleo Operativo di Ravenna. Intanto Giorgio non si spiega l’accaduto: “Sono qui da tre o quattro anni e non è mai successo niente, la zona è tranquilla. Per fortuna almeno non ci sono danni e ho l’assicurazione”.
Milena Montefiori – www.ilrestodelcarlino.it