Migranti, Schlein: “l’Egitto non è un paese sicuro”

Elly Schlein

“Dopo aver sbandierato lo slogan del ‘blocco navale’ durante la campagna elettorale – tuona la segretaria dem – Giorgia Meloni non è riuscita a pretendere solidarietà sull’accoglienza nemmeno dai suoi alleati nazionalisti come Orban, ma si è messa a promettere accordi ingiusti e fallimentari come quello con la Tunisia e l’Albania, e oggi è finita in Egitto a promettere risorse al regime di Al-Sisi per fermare le partenze, in un Paese che non è sicuro né per gli egiziani né per tutti gli altri, visto che il governo egiziano non ha alcun rispetto per i diritti umani”.

“Giorgia Meloni – rimarca ancora leader dei dem – ci lusinga quando dice che non la pensa come il Pd, perché noi non prendiamo in giro le persone e non faremmo accordi con i regimi come quello egiziano, che da anni sta coprendo gli assassini di Giulio Regeni”.

“L’Unione europea è nata per abbattere muri non per costruirne altri. Il rispetto dei diritti umani non può essere svenduto per le ossessioni securitarie dei governi”, chiosa Schlein. Ed è solo l’antipasto di un menu molto più sfizioso, il primo round di un match che si disputerà martedì e mercoledì in Parlamento, quando Meloni sarà in Aula -nell’emiciclo del Senato prima e della Camera poi- per tenere le sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo. E lì che intende rivendicare a gran voce le scelte fatte e il peso dell’Italia in Ue: “ci sarà da portarsi i popcorn…”, scherza uno dei ministri più vicini alla premier.  ADNKRONOS

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