Arresto cardiaco, Lorenzo muore a 20 anni in casa dei nonni

Lorenzo Sabatini

Una perdita dolorosa, straziante che fa sprofondare nell’angosicia più nera due intere province

Cerreto Guidi (Firenze), 20 febbraio 2024 – Si svolgeranno oggi alle 16 alla chiesa parrocchiale di Stabbia, i funerali di Lorenzo Sabatini, scomparso ad appena 20 anni in seguito a un malore improvviso mentre si trovava nell’abitazione dei nonni che è nella frazione di Cerreto Guidi. Proprio a Stabbia, che Lorenzo amava molto, che sentiva come luogo cui appartenere e che oggi si stringerà attorno alla famiglia che è di San Baronto, nel Pistoiese.

Lorenzo si era diplomato a Firenze in amministrazione finanziaria e marketing. Dopo il titolo, era diventato amministratore operativo dell’azienda di famiglia nel settore delle ristrutturazioni civili e industriali, con un sistema di copertura tetto brevettato. L’azienda è la Coprimax Italia, molto nota e apprezzata sul territorio. Lorenzo, inoltre, era un trequartista di grande talento. Da piccolo era cresciuto nella scuola calcio del Montalbano e da qualche anno giocava da protagonista nella Lampo, tra juniores e prima squadra. Non per niente la scorsa estate era arrivata una prestigiosa chiamata dal Montespertoli in Eccellenza. Un ragazzo bravo, sensibile, benvoluto: ed è proprio per questo che la famiglia stessa ha voluto dare pubblicamente notizia della tragedia che si è consumata il 16 febbraio.

«È stato un arresto cardiaco, imponente, irreversibile, gravissimo – ha spiegato ieri il padre Massimiliano Sabatini, addolorato – e a nulla sono valse le cure tempestive e assai qualificate dei sanitari accorsi, a cui va il nostro più sincero ringraziamento. Notiamo, con amarezza, che questi casi di morte per malore improvviso sono divenuti molto frequenti, troppo”.

Il padre stesso afferma che, già atleta professionista di discreto livello, ha avuto una miocardite importante, due anni fa, che avrebbe potuto essere molto pericolosa: miocardite che è stata bloccata e tamponata da un’idonea terapia. “Mio figlio invece non è stato così fortunato. Una riflessione e una preghiera per lui – ha aggiunto il padre –. Lorenzo da dov’è adesso aiuterà tutti coloro che hanno animo buono. Lui amava stare a Stabbia, sentiva che quello era il suo posto ideale”.  www.lanazione.it

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