Milano, migranti e centri sociali occupano un altro edificio

casa occupata
foto archivio

(https://www.ilgiornale.it) – Nuova occupazione a Milano, nel quartiere di Villa San Giovanni, dove un gruppo di immigrati, agevolato dai centri sociali, ha preso illegalmente possesso di un grosso stabile tra Via Vipacco e Via Fortezza. Nel volantino di rivendicazione della Rete Stabile di Milano si legge che questo è lo stesso gruppo che alcune settimane fa è stato sgomberato dall’ex stabilimento San Carlo in zona piazza Udine. “Abitavamo in circa 40 persone tra cui alcune famiglie con minori, provenienti da Mali, Gambia, Marocco, Brasile e Perù”, si legge nel volantino, dove si giustifica l’occupazione con la difficoltà di trovare una casa, anche perché come si legge, non tutti hanno i documenti in regola.

Fino a oggi questo gruppo ha vissuto in un altro palazzo occupato in via Fracastoro ma ha trovato che fosse più comoda e ampia questa soluzione di Villa San Giovanni. Ma la solidarietà che il gruppo dice di aver ricevuto nelle precedenti occupazioni viene smentita dal comunicato di Silvia Sardone e Samuele Piscina, rispettivamente eurodeputata e consigliere comunale e neo segretario della Lega Milano.

È l’ennesima azione della ‘Rete Solidale Noi Ci Siamo’ protagonista di innumerevoli occupazioni in questi anni. Già nel 2016 occuparono uno stabile in Via Fortezza suscitando le proteste persino della Chiesa di fronte”, si legge nella nota. E poi, ancora: “Poi hanno occupato in Via De Stael, Via Iglesias, Via Fracastoro, Via Siusi, Via Palmanova e negli ex bagni pubblici di Via Esterle, proprio lì dove nei prossimi anni è prevista una moschea. Il modus operandi è sempre lo stesso: spazi occupati, decine di immigrati dentro, con un racket delle occupazioni vergognoso“.

Quanto accaduto oggi a Milano, sottolineano i due leghisti, ricorda fin troppo da vicino la situazione che si era creata nell’hotel di Firenze, ora sgomberato, dove è stata rapita la piccola sudamericana Kata: “Ci aspettiamo che l’amministrazione cittadina provveda subito a organizzare lo sgombero, senza facilitare i delinquenti delle occupazioni seriali. Occupare è un reato ed è indecente cercare di superare chi onestamente è in graduatoria per le case popolari organizzando azioni illegali”. Quindi, concludono Sardone e Piscina: “Bisogna intervenire subito senza lasciar peggiorare la situazione, tra degrado e criminalità, come successo a Firenze e altrove a Milano”.

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