Cottarelli lascia il Pd e si dimette da senatore

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Dopo il cambio di casacca, dal Pd a Italia Viva, di Enrico Borghi, i Dem perdono un altro tassello al Senato. Ed è un tassello di peso. Carlo Cottarelli ha deciso di uscire dal partito. Non cambia gruppo parlamentare, ma lascia il parlamento. «Ho deciso di rinunciare alla posizione della senatore», ha annunciato durante la trasmissione di Fabio Fazio Che tempo che fa, su Rai3. La notizia era stata anticipata qualche minuto prima dal Sole24ore.com.

Secondo alcune fonti, Cottarelli, che ha sostenuto Stefano Bonaccini nella corsa per la segreteria del partito, non si riconoscerebbe nella linea dell’attuale leader, Elly Schlein. «Non ho ripensamenti. Credo che questa sia la soluzione migliore per tutti. Forse posso svolgere un ruolo più utile al Paese tornando a ricoprire un ruolo di “grillo parlante”, di divulgatore», ha detto. Cottarelli ha comunque ammesso che «ci sono delle differenze allo stato attuale con il Partito democratico: nella mozione Schlein si critica il ruolo del merito».

L’economista ha spiegato che l’Università cattolica gli ha «chiesto di dirigere un programma per l’educazione delle scienze sociali ed economiche rivolto agli studenti delle scuole superiori. Questa cosa – ha aggiunto – purtroppo non è compatibile con il Senato, e ho deciso di rinunciare alla posizione di senatore: mi dimetterò nella prossima settimana. Io andrei a farlo gratuitamente – ha aggiunto -, si fa per spirito di servizio. Consiste in avere 15-20 personaggi senior che hanno avuto una carriera brillante, li chiamo senatori della cultura, che andrebbero a visitare scuole in tutta Italia, a parlare di economia, diritto, costituzione, e di come si comunicano queste cose».
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