Finanziamento illecito, chiesto un anno di reclusione per Emiliano

Michele Emiliano

(https://www.affaritaliani.it) – La vicenda è legata alla campagna per le primarie del Pd del 2017. Il processo a Torino, oltre a Michele Emiliano, vede coinvolti il suo ex capo di gabinetto Claudio Stefanazzi, ora parlamentare del Pd, e gli imprenditori Giacomo Mescia e Vito Ladisa. Al vaglio del tribunale vi sono le somme versate dai due imprenditori alla Eggers di Pietro Dotti, la società del Torinese che si era occupata della campagna elettorale di Emiliano. Per l’accusa si trattò di un finanziamento occulto, pertanto illecito.

Il pm Giovanni Caspani ha chiesto la condanna a un anno di reclusione e a 90mila di multa per Michele Emiliano, governatore della Puglia, e la stessa pena per Claudio Stefanazzi, mentre ha proposto otto mesi per gli imprenditori Vito Ladisa e Giacomo Mescia. Nel corso del processo a Torino, Emiliano ha reso una dichiarazione spontanea: “Mi sono candidato molte volte – ha detto Emiliano – e ho sempre seguito una regola: a occuparsi della raccolta dei finanziamenti doveva essere l’associazione Piazze d’Italia, che era molto attenta a scegliere gli interlocutori. Per questo non ho mai incontrato nessuno e negoziato alcunché. C’era anche un limite nell’ammontare del finanziamento, una specie di codice etico sovrapposto alle previsioni della legge. La separazione fra l’indirizzo politico della campagna e i profili amministrativi fu netta anche in occasione delle primarie”.

E poi ha aggiunto: “In passato, quando la sentivo pronunciare da altri, commettevo l’errore di considerarla una frase fatta: ora dico che confido nella giustizia”.

In una nota diffusa dei consiglieri regionali del Gruppo Con Giuseppe Tupputi, Stefano Lacatena, Alessandro Delli Noci, Gianfranco Lopane e Alessandro Leoci. si afferma: “Siamo convinti dell’assoluta estraneità del presidente Emiliano dai fatti contestati nel processo di Torino e siamo altrettanto certi che la sentenza restituirà un quadro di chiarezza e verità. Siamo vicini ad Emiliano perché ogni processo è un tunnel di amarezza, quando non si hanno responsabilità, e ci auguriamo che possa arrivare al più presto la meritata serenità per lui, per i suoi cari e per tutta la Puglia”.

Anche il Partito Democratico, attraverso il presidente del gruppo consiliare e il segretario regionale – Filippo Caracciolo e Domenico De Santis – ha fatto sentire la propria voce sulla richiesta di condanna della procura di Torino per il presidente Emiliano: “Siamo certi che il presidente Emiliano saprà dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestati dalla procura di Torino riguardanti le primarie Pd 2017. Abbiamo massima fiducia nella giustizia e, in attesa che faccia il suo corso restituendo la verità dei fatti, siamo vicini al presidente consapevoli delle difficoltà e delle sofferenze che comporta il dover affrontare un giudizio sapendo di non avere alcuna responsabilità”.

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