Milano, le borseggiatrici: “Rubiamo per vivere”

borseggiatrici Rom

“Non ci costringe nessuno, rubiamo per vivere”. A Milano, continua senza sosta l’attività delle borseggiatrici della metropolitana. Alle telecamere di “Dritto e Rovescio” alcune delle donne che ammettono apertamente di vivere di furti sui mezzi di trasporto hanno spiegato di non essere costrette da nessuno: “Quello che rubo pago, anche con il carcere – dice una di loro – dicono che io metto le ragazze per rubare, ma non è vero. Non obbligo nessuno e nessuno ci obbliga o ci picchia per costringerci a farlo, mio marito fa quello che vuole lui e io faccio quello che voglio io”.

Le borseggiatrici ribadiscono che l’attività che svolgono è l’unica forma di sostentamento per loro: “Noi non possiamo lavorare – spiegano – se andiamo in un bar per lavorare come cameriere e diciamo di essere bosniache, una volta spiegato di non avere i documenti in regola, ci mandano via. Non abbiamo nessun diritto di fare un lavoro onesto”.

Infine, parlano dei loro guadagni provenienti da questa attività illegale: “Non siamo miliardarie nel fare questo lavoro – raccontano – con quello che rubiamo, otteniamo dieci, venti o trenta euro al giorno. Giriamo senza armi e coltelli e alcune di noi sono davvero incinte”.
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