Armi all’Ucraina, “se il 40% finisce al mercato nero…”

Zelensky

Meloni da Zelensky? “La premier ha preso una posizione molto netta e si sta accreditando in ambito internazionale. Se io da premier ci sarei andato? Non sono sicuro, questo presidente dell’Ucraina non mi convince”. Così a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, l’ex premier Lamberto Dini.

Come mai il leader ucraino non la convince?

“Tutto l’occidente parla di democrazia e libertà, ma in Ucraina lui ha abolito tutti i partiti di opposizione, e nel suo paese c’è una corruzione pazzesca. Non a caso stamane sul New York Times ho letto che molti si interrogano sul fatto che tutte le armi mandate siano state realmente utilizzate per fare la guerra oppure, come hanno scritto molti giornali in passato, se il 40% di quelle più leggere vengano rivendute dall’Ucraina al mercato nero, cosa che sarebbe scioccante”.

Le armi vengono inviate perché la Russia ha invaso il loro Paese. “Detto questo infatti Putin ha fatto l’errore della vita con invasione e Russia pagherà prezzo molto alto per porre fine alla guerra”. Le sanzioni alla Russia sono efficaci a suo avviso? “Le sanzioni sono uno strumento di dubbia legalità e comunque sono sempre aggirabili. Certamente però danneggiano la Russia – ha concluso Dini – l’economia russa ne esce comunque indebolita”.  (affaritaliani.it)

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