Usa, eseguita condanna a morte di una transgender

Amber McLaughlin

Il Missouri ha eseguito la prima condanna a morte negli Usa di una persona transgender: si tratta di Amber McLaughlin, condannata nel 2003 per aver ucciso un’ex fidanzata. Alla 49enne è stata somministrata l’iniezione letale. Aveva chiesto la clemenza del governatore ma non l’ha ottenuta. I legali difensori avevano presentato una domanda di clemenza esecutiva al governatore del Missouri, Mike Parson, chiedendogli di commutare in ergastolo la condanna anche perché la pena di morte le era stata inflitta da un unico giudice della contea di St. Louis, a fronte di una mancata decisione da parte della giuria.

Infanzia traumatica e problemi di salute

Il Missouri – spiegano – è uno degli unici due Stati degli Usa, insieme all’Indiana, che consente ai giudici del processo d’imporre condanne a morte in caso di una giuria bloccata. La richiesta di clemenza si concentrava su diversi elementi, tra cui l’infanzia traumatica e i problemi di salute mentale di McLaughlin, provocati da una serie di abusi che l’hanno condotta a soffrire di depressione e a tentare il suicidio più volte.

L’omicidio

Nel 2003, McLaughin era impegnato in una relazione con la 45enne Beverly Guenther: dopo aver tormentato la donna per mesi, la accoltellò e nascose il cadavere. La “transizione” di McLaughin era avvenuta in carcere nel 2016, dopo che un secondo processo a suo carico ha confermato la condanna a morte per omicidio di primo grado.
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