Di Maio: la destra rischia di farci perdere i soldi del Pnrr

soldi del Pnrr

“Sono reduce da un viaggio a Kiev, dove c’è un popolo che sta combattendo per difendere la propria libertà contro un’autocrazia. La situazione internazionale sta colpendo gravemente l’economia del nostro Paese e questa situazione può peggiorare per effetto delle proposte economiche del trio sfascia-conti Berlusconi Meloni e Salvini, una coalizione che può portare l’Italia in una vera e propria guerra economica”. Lo dice il leader di Impegno Civico Luigi Di Maio, presentando il programma elettorale, in vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022, nel corso di una conferenza stampa alla Camera.

I soldi del Pnrr

I leader della destra “rischiano di isolare l’Italia e di farci perdere i soldi del Pnrr che ci servono per superare la crisi”, attacca Di Maio. “Svendere il Paese a Putin significa colpire la nostra libertà d’impresa e continuare a essere sotto ricatto”, prosegue il leader di Impegno Civico.

“Questi signori hanno già proposto 100 miliardi di euro di proposte economiche” il che “significa rischiare il default. Per non parlare della riforma del presidenzialismo all’italiana, un presidenzialismo che non ha i pesi e i contrappesi che servono: così rischiamo di avere un Parlamento senza più poteri e quindi un popolo che non ha potere” l’allarme lanciato da Di Maio.

“La nostra campagna – sottolinea – si intitola ‘Difendiamo la libertà’. Difendiamo la nostra libertà da una coalizione di destra che in questo momento mette a rischio i conti dello Stato” con “amicizie europee che ci isoleranno sempre di più”. “C’è solo una coalizione che può battere il trio sfascia-conti ed è la coalizione progressista – rimarca ancora – Il nostro obiettivo è portare a casa il risultato della vittoria e possiamo farlo se lavoriamo da squadra”.

“Come Impegno Civico abbiamo già chiesto un intervento forte sulle bollette, anche se il governo è in carica per gli affari correnti. L’intervento del governo italiano è a breve termine ma sul lungo termine serve il tetto europeo al prezzo del gas – ribadisce – E su quello, ai tavoli internazionali più di Mario Draghi non credo ci possa essere qualcun altro in grado di ottenerlo”.    ADNKRONOS

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