Mogli tradite fanno chiudere un centro massaggi “a luci rosse”: arrestata la titolare

centro massaggi

I carabinieri di Nettuno (Roma) hanno scoperto e sequestrato un centro benessere che in realtĂ  nascondeva attivitĂ  “a luci rosse”. A segnalarlo sono state le mogli ingelosite di alcuni degli avventori del locale. Un episodio che sembra quasi ispirato alla celebre canzone “Bocca di rosa” di Fabrizio De AndrĂ©. Parafrasandone le parole, nel Comune del litorale romano il “furto d’amore” è stato punito dall’ordine costituito. La titolare del centro massaggi, una cittadina cinese di 51 anni clandestina sul territorio nazionale, è stata arrestata con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione.

Le indagini delle mogli gelose – Le mogli tradite, in particolare, hanno cominciato a collegare l’assenza dei mariti da casa in determinate ore del giorno al contenuto di alcune inserzioni “esplicite” su volantini lasciati nelle cassette delle lettere e su annunci online. Sono seguite settimane di “indagini” da parte delle donne, le quali hanno individuato il locale incriminato. Anche i condomini del palazzo avevano notato e segnalato un insolito via vai di ragazze orientali sulla trentina in abiti succinti.

Il locale e il carabiniere sotto copertura – I carabinieri hanno dunque deciso di verificare. Un militare, fingendosi cliente, ha scoperto che all’interno dell’esercizio venivano offerti e consumati rapporti sessuali. Come in molti altri casi, quella del centro massaggi non era altro che una copertura per attivitĂ  di prostituzione. Il locale era aperto 24 ore su 24 e aveva i vetri oscurati, tappezzati di cartelloni pubblicitari e tende veneziane per rendere invisibile l’interno. Sarebbe inoltre intestato a un cittadino di Nettuno, che però risulterebbe estraneo ai fatti.

Centro massaggi, l’irruzione e il sequestro

Al momento dell’irruzione dei carabinieri, coordinati dalla Procura di Velletri, oltre alla maitresse è stata trovata all’interno del centro un’altra cinese, di 30 anni, che è stata solo identificata. Risulta indagata anche la donna che gestiva il sito internet dell’attivitĂ  con le prenotazioni. I militari hanno inoltre trovato e sequestrato, oltre al locale, anche i telefoni cellulari utilizzati per i contatti con i clienti e 2mila euro in contanti, ritenuto il ricavato delle prestazioni offerte.  tgcom24.mediaset.it