Alcuni lavoratori dell’aeroporto civile Galileo Galilei di Pisa hanno denunciato un fatto gravissimo: dal Cargo Village sito presso l’Aeroporto civile partono voli “umanitariâ€, che dovrebbero essere riempiti di vettovaglie, viveri, medicinali e quant’altro utile per le popolazioni ucraine tormentate da settimane da bombardamenti e combattimenti. Ma non è così! Lo scrive www.lantidiplomatico.it riportando il comunicato dell’Unione Sindacale di Base.
Quando si sono presentati sotto l’aereo, i lavoratori addetti al carico si sono trovati di fronte casse piene di armi di vario tipo, munizioni ed esplosivi. Una amara e terribile sorpresa, che conferma il clima di guerra nel quale ci sta trascinando il governo Draghi.
Non aiuti umanitari ma armi, un fatto gravissimo
Di fronte a questo fatto gravissimo, i lavoratori si sono rifiutati di caricare il cargo: questi aerei atterrano prima nelle basi USA/NATO in Polonia, poi i carichi sono inviati in Ucraina, dove infine sono bombardati dall’esercito russo, determinando la morte di altri lavoratori, impiegati nelle basi interessate agli attacchi.
Denunciamo con forza questa vera e propria falsificazione, che usa cinicamente la copertura “umanitaria†per continuare ad alimentare la guerra in Ucraina
Chiediamo:
1) alle strutture di controllo del traffico aereo dell’aeroporto civile di bloccare immediatamente questi voli di morte mascherati da aiuti “umanitariâ€;
2) ai lavoratori di continuare a rifiutarsi di caricare armi ed esplosivi che vanno ad alimentare una spirale di guerra, che potremo fermare solo con un immediato cessate il fuoco e il rilancio di dialoghi di pace;
3) alla cittadinanza di partecipare alla manifestazione di sabato 19 marzo di fronte all’aeroporto Galilei (ore 15) sulla parola d’ordine “Dalla Toscana ponti di pace, non voli di guerra!â€.
Unione Sindacale di Base – Federazione di Pisa

